Giovedi 27 aprile Marco Travaglio, direttore e azionista del “Fatto Quotidiano”, nonchè noto personaggio televisivo, sarà al “Fuori Orario” di Taneto di Gattatico, dove presenterà “I migliori danni della nostra vita”, il monologo che sta proponendo in tour in varie città italiane.
In sostanza Travaglio rileggerà, rielaborandoli parzialmente, gli editoriali che quotidianamente pubblica sul giornale che incarna più di ogni altro organo di stampa il populismo, che ha orientato l’opinione pubblica e ispirato buona parte della classe politica italiana nell’ultimo decennio.
Ne “I migliori danni della nostra vita” Travaglio ripropone la sua personale visione dell’Italia e del mondo. In soldoni, dopo gli anni “marci” del berlusconismo e dei governi a trazione Pd, secondo Marco Travaglio l’Italia avrebbe avuto un breve periodo di riscossa e di cambiamento in meglio grazie ai Cinque Stelle e a Conte, che ha governato il Bel Paese alleandosi prima con Salvini e poi con il Pd. Caduto Conte a causa delle manovre di Renzi, i “poteri forti” hanno messo al comando Draghi, l’uomo delle banche falsamente rappresentato – secondo Travaglio – come il rappresentante dell’efficienza e della competenza. A causa del complotto che ha defenestrato Conte, gli Italiani, disgustati dai partiti che hanno sostenuto Draghi, hanno mandato al governo le vecchie destre rese appena più presentabili dal volto di Giorgia Meloni.
Non mancherà, nell’esibizione del noto giornalista torinese, un’infarinatura di politica estera, nella quale Travaglio riproporrà le sue tesi, secondo le quali la NATO si è allargata a est, di fatto quasi costringendo Putin a invadere l’Ucraina, noto covo, a suo dire, di marionette di Biden, come Zelensky, “un Frankenstein amico dei nazisti di Azov” che farebbe combattere al suo martoriato popolo l’ennesima delle guerre infinite degli Americani. Sono teorie che riecheggiano quelle di Putin, ma non azzardatevi assolutamente a chiamare Orsini, firma di punta del “Fatto Quotidiano” e altro ospite fisso dei talk-show televisivi, nè tanto meno lo stesso Travaglio “putiniani”, sennò si offendono terribilmente, potrebbero anche volare le querele. Infatti anche Putin secondo Travaglio è colpevole, ma certo, se diamo retta al direttore del “Fatto”, non tutte le colpe sono del sanguinario duce di Mosca
L’anomalo spettacolo del 27 aprile sará condito dagli epitteti con i quali Travaglio ama storpiare i nomi degli avversari politici, spesso al limite dell’insulto e del body-shaming (famosi, o famigerati, quelli coniati per Berlusconi, “psiconano” e “Berluskaiser”, Renzi detto “Il bomba”, Giuliano “Ponzio” Napolitano, Giuliano Ferrara “l’Aprostata”, “Littorio” Feltri, Angiolino “Jolie” Alfano, ecc.), che lui e i suoi fans chiamano “satira”. Il bello è che per ascoltare Travaglio al “Fuori Orario” bisogna pure pagare, 17,25 euro a cranio senza posto numerato. Per quale motivo un uomo certamente non di sinistra, e a dir poco giustizialista, come Marco Travaglio piaccia a un bel pezzo della sinistra reggiana rimane un mistero. Se non avete altro da fare, i biglietti per andare ad ascoltare Travaglio potete trovarli su Ticketone.