Un folle blocca la Mediopadana; la polizia arriva dopo mezz’ora

Squilibrato americano, dopo aver assaltato un bar, ferma il treno per Milano minacciando di morte i passeggeri con la sola forza della voce. La Polfer ci mette mezz’ora ad arrivare. Esplode il problema sicurezza

Ha tenuto tutti col fiato sospeso, chi per l’incazzatura, chi per le risate, uno squilibrato americano (riconosciuto come tale dall’Ambasciata) che sabato mattina ha bloccato il treno ad alta velocità diretto a Milano delle 8.37. Urlava frasi sconnesse brandendo una felpa e urlando che avrebbe voluto asilo politico dalla Svizzera.

Con la sola forza della voce, non armato, si è aggirato per i vagoni fino a quando il capotreno ha deciso di fare scendere tutti i passeggeri e attendere (abbastanza a lungo) l’arrivo di Polfer e Polizia di Stato che hanno impiegato circa mezz’ora prima di arrivare, non avendo un presidio nelle vicinanze. Il folle avrebbe anche messo a segno una rapina in un bar nei dintorni sempre con l’ausilio di una voce potente e di frasi sconnesse.

Gli agenti lo hanno immediatamente fermato ma tra i passeggeri del treno per Milano e le altre persone presenti alla sceneggiata, lo sconcerto è stato grande. E sorgono naturalmente diverse domande: basta un matto senza alcun oggetto a mandare in tilt l’avanguardistico sistema ferroviario? Poi la sicurezza; il treno per Milano è ripartito attorno alle 9.00. Possibile che le forze della sicurezza abbiano impiegato tanto tempo prima di arrivare alla Mediopadana. E se il malintenzionato non fosse stato un folle ma un individuo veramente pericoloso?

 

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