La protesta dei cittadini di Villa Bagno sortisce un primo effetto. Ovvero il rinvio, a data da destinarsi, dell’arrivo degli otto richiedenti asilo previsto per oggi (sabato). La decisione sarebbe arrivata dalla Prefettura per evitare tensioni con i residenti, che hanno annunciato, proprio per stamattina, davanti all’ex cantina che dovrebbe ospitare i migranti, un presidio di protesta. Che resta confermato.
“Qui non li vogliamo”, è stato ribadito, giovedì sera, nel corso di una partecipata e animata riunione in cui i residenti hanno deciso, sostenuti dalla Lega Nord, di scendere pacificamente in strada. Due le principali contestazioni mosse dai residenti di Villa Bagno. La prima, di metodo: «Abbiamo saputo casualmente dell’arrivo dei richiedenti asilo – ripetono i cittadini -. Avrebbero dovuto informarci, invece abbiamo dovuto chiedere noi un incontro alla cooperativa (L’Ovile, ndr)».
Nel merito la contestazione più severa riguarda la scelta dell’alloggio per l’ospitalità. Una vecchia cantina – dicevamo – in disuso. «Ci pare un posto non adeguato – dicono i cittadini -, in primo luogo per garantire la sicurezza dei migranti stessi. E’ un edificio vecchio». A questo proposito i cittadini hanno inoltrato una segnalazione alla Prefettura, al sindaco e alla Municipale per verificare «la sicurezza dello stabile».
E il segretario emiliano del Carroccio e consigliere comunale Gianluca Vinci, depositerà in Comune un’interrogazione sullo stato dell’immobile dell’ex cantina della frazione. La preoccupazione dei cittadini però non si ferma qui: «Abbiamo paura per le nostre famiglie – dicono -. Non siamo razzisti, ma queste persone non hanno voglia d’integrarsi. Siamo preoccupati. Cosa diversa sarebbe ospitare una famiglia di profughi. E’ già successo in passato. E quelle persone le abbiamo aiutate».