“Un autunno d’agosto”, il libro di Agnese Pini che obbliga alla verità

Firenze – La giustizia negata. La verità negata. Prende il coraggio a due mani, Agnese Pini, direttrice de La Nazione e dell’intero gruppo di quotidiani che fanno capo allo stesso gruppo editoriale, e si costringe a guardar dentro, in tutto il suo orrore, a una strage nazifascista. Si costringe, per ragioni di famiglia e ci costringe, per ragioni di verità. E se anche giustizia non sarà mai fatta e i conti per le 25mila persone, uomini, donne e bambini che morirono in tutta Italia, per le 159 vittime della strage di un paesino delle Apuane, San Terenzo a Monti, schiacciate da quell’orrore bestiale e insensato, per loro, le vittime, i conti non torneranno mai, però è importante sapere. E’ importante conoscere. E come dice Stefano Massini, nelle vesti di commentatore narratore di questo straordinario libro di verità, è importante capire con gli occhi, la mente, il corpo che tutto ciò che è scritto in quel libro è vero. E’ tutto vero. L’oste che serve il cibo al capo degli assassini nazisti mentre i suoi uomini stanno uccidendo la sua prima moglie e i cinque figli, la bambina che si finge morta e sopravvive, altre incredibili, piccole, mostruose e sacre storie di esistenze strappate, dilaniate, disprezzate e trucidate dalla cieca volontà di violenza che è solo male, Senza spiragli. Il Male. E il Male, dice Pini a se stessa e ci dice, esiste, c’è, può accadere. E’ accaduto. Sta accadendo, accanto a noi, ai confini d’Europa, dove un’altra guerra scatena la sua atroce insensatezza. Sta accadendo, nelle guerre di tutto il mondo, possibili solo quando, dice Massini, si perde il peso dell’esistenza umana.

Un folto pubblico, oggi, nella sede della Red Feltrinelli in piazza della Repubblica, per assistere alla presentazione del libro della direttrice Pini, che ha applaudito al sentito e trascinante intervento introduttivo di Filippo Boni, che si è emozionato alle parole di Stefano Massini, col fiato in gola per quanto ricordato, con l’accoratezza di chi racconta qualcosa che improvvisamente da racconto di famiglia diventa realtà vera, dall’autrice. Un libro in un certo senso catartico, che costringe a guardare l’abisso. “Un autunno d’agosto”, Chiare lettere, 2023.

 

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