Nel settembre del 2010 una giovane di origine venezuelana da tempo residente a Firenze venne arrestata per furto in una boutique del centro storico fiorentino. Condotta in caserma, la ragazza (che oggi ha 31 anni), venne rinchiusa in una cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima. Qui, però, fu costretta a subire le molestie del poliziotto che la piantonava all’interno della caserma Fadini. Oggi, dopo la denuncia della giovane, il gup di Firenze, Michele Barillaro, ha condannato l’agente autore delle molestie ad un anno e due mesi di carcere per violenza sessuale. Nella primavera del 2011, invece, un insegnante di un istituto superiore lucchese venne accusato di molestie sessuali aggravate ai danni di uno studente di 15 anni. Secondo l’accusa, il docente si rese autore di ripetute violenze sessuali di tipo verbale e fisico nei confronti dell’allievo. Il sessantenne lucchese si era giustificato dicendo che le sue erano semplici parole scherzose e non attenzioni morbose, ma era comunque stato sospeso in via cautelare dal giudice per le indagini preliminari di Lucca. Avvalsosi in seguito di un congedo per motivi di salute, il sessantenne insegnante ha patteggiato oggi, 8 marzo, una condanna di 18 mesi di reclusione.
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