Firmato stamattina il protocollo d'intesa tra il Centro di Giustizia Minorile per la Toscana e l'Umbria e il Comitato provinciale AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) di Firenze. L'accordo, erede naturale del protocollo sottoscritto dal Dipartimento di Giustizia Minorile con AICS Nazionale nel 2007, potenzia gli interventi atti a prevenire il disagio e la devianza giovanile, già avviati nel 2012 da AICS con il progetto Sleeper. Una firma che sigla e rafforza una convergenza di intenti, dunque, atti a favorire l'inserimento di minori in carico ai servizi della giustizia minorile presso le strutture sportive e culturali aderenti a AICS del circuito provinciale fiorentino. "Il nostro interesse – ha dichiarato Giuseppe Centomani, dirigente del Centro per la Giustizia minorile per la Toscana e Umbria – è inserire una sorta di zeppa nel meccanismo della vita dei ragazzi soggetti a misure cautelari o a progetti basati sulla "messa alla prova" per allontanarli dagli ambienti della delinquenza e per favorire la scoperta delle loro potenzialità e competenze. In questo lo sport rappresenta uno dei migliori strumenti in grado di consolidare esperienze e sostenere uno sviluppo equilibrato dei ragazzi. Grazie a questo accordo, che permette di avere una mappa di centri e associazioni disponibili ad accogliere i minori, il nostro lavoro sarà facilitato e verrà certamente potenziato il successo dei processi educativi".
Le strutture della provincia di Firenze convenzionate con AICS pronte ad accogliere i ragazzi sono oltre 250 e gli ambiti di intervento sono multidisciplinari. Non si parla di solo sport, dunque, ma anche di attività strettamente culturali e sociali (laboratori di fotografia, di pittura etc.). "L'inserimento di minori in attività sportive e culturali presso le associazioni AICS – ha ricordato Carlo Alberto Calamandrei, presidente del Comitato Fiorentino dell'ente – è un impegno che il nostro comitato ha assunto da tempo, collaborando con gli organi della giustizia. Ricordo il buon esito degli spettacoli teatrali messi in scena a Sollicciano e le molte attività sportive svolte presso il carcere minorile. Firmando il protocollo, oggi, ci impegniamo a proseguire sulla strada del recupero e dell'inclusione sociale in piena collaborazione con gli organi della giustizia". "Un altro aspetto molto importante del progetto – ha sottolineato Centomani – sta nel recupero, nei ragazzi, della loro identità giovanile. Uno dei guai delle esperienze precoci di delinquenza è infatti un essere "adultizzati" prima del tempo debito. La nostra speranza è vederli rinascere e tornare a permettersi di vivere da giovani. Lo sport è un ottimo strumento per promuovere la qualità della vita dei ragazzi e AICS è perfettamente in sintonia con questa missione sociale". Missione che prevede anche la sperimentazione di un interessante contrappasso quale può essere un corso di arbitro. "AICS tiene molto anche al recupero e alla costruzione dell'autostima in ragazzi che hanno infranto delle regole – dice Gabriele Brogelli, responsabile dell'area sociale dell'AICS fiorentino. Un corso di arbitro dà la possibilità di essere giudice e garante di una regola, un'esperienza che può far crescere moltissimo".
I numeri? "Ad oggi abbiamo circa un centinaio di ingressi nel CPA (Centro di prima accoglienza) ma la tendenza è in discesa rispetto agli anni precedenti – dichiara Centomani -Abbiamo tuttavia circa 500 casi annui di minori che vengono denunciati ai nostri servizi sociali"
Le strutture convenzionate con AICS saranno messe a disposizione gratuitamente tramite il rimborso del tesseramento, funzionale anche alla copertura assicurativa. Dal canto suo, il Ministero metterà il proprio personale a disposizione degli operatori, per consulenze psicosociali e supporto tecnico-ducativo. Sono inoltre previsti seminari informativi che facilitino il contatto con i minori in carico alla giustizia. Annualmente, infine, si avrà una verifica dell'effettivo percorso svolto, il cui esito favorevole determinerà il rinnovo del protocollo.