Firenze – L’accusa che Uil Tucs lancia a Metro, a pochi giorni dal’inaugurazione del nuovo centro fiorentino, è grave: “condotta antisindacale”, comportamento definito “vergognoso” e che non avrebbe “precedenti in Metro, e nell’intera storia dei rapporti sindacali con l’azienda, a livello nazionale”.
I fatti riportati dalla nota sindacale si riferiscono agli scioperi e ai presidi tenuti sia in occasione dell’inaugurazione, il 26 maggio, del nuovo magazzino di Firenze, sia alle agitazioni del 28 maggio. La protesta era rivolta “contro le aziende aderenti a Federdistribuzione che non vogliono sottoscrivere un contratto nazionale da applicare ai loro lavoratori, come Metro, appunto”. La multinazionale in quelle occasioni “ha fatto plateali sostituzioni dei lavoratori in sciopero”.
Un’azione condotta “in totale e assoluta violazione dei diritti dei lavoratori stessi e del sindacato – attaccano dalla Uil Tucs – mettendo in atto un comportamento antisindacale per il quale la Uiltucs Toscana (categoria Uil che si occupa di commercio, turismo e servizi, ndr) ha già dato mandato ai suoi legali di rimuovere queste palesi, continue, discriminazioni. La denuncia è per la violazione dello Statuto dei Lavoratori che prevede un particolare procedimento per la repressione dei comportamenti antisindacali messi in atto dalle aziende”.
Il segretario generale della Uiltucs Toscana Marco Conficconi spiega: “Lo Statuto stabilisce che, nel caso in cui il datore di lavoro si comporti in modo tale da impedire o limitare l’esercizio e la libertà dell’attività sindacale, proprio come nel caso di Metro, il sindacato possa denunciare tale comportamento al giudice del lavoro. E visto che Metro ha interrotto ogni dialogo possibile, questa è l’unica strada che potevamo intraprendere quando abbiamo visto che Metro ha limitato, di fatto, l’esercizio della protesta da parte dei suoi dipendenti andando a sostituire i lavoratori che avevano scioperato”.
Il provvedimento adottato dalla Uiltucs Toscana porta, di fatto, Metro Italia in tribunale, dove dovrà rispondere dell’accusa di aver dimostrato “la totale incapacità della dirigenza Metro a creare rapporti costruttivi”.
Ma c’è anche un altro risvolto, che sta alla base, insieme ad altre ragioni, dell’ondata di protesta. “Il nuovo market Metro porterà, inevitabilmente, ad esuberi sul territorio – dicono dal sindacato – che è proprio quanto sta già accadendo in altre realtà dove Metro ha aperto questi nuovi magazzini. Pochi giorni fa Metro ha dichiarato alle nostre segreterie nazionali esuberi pari a circa 250 lavoratori”.
“Nessun valore quindi viene dato alla professionalità dei lavoratori attualmente occupati e poca disponibilità – continua la Uiltucs – con i lavoratori che stanno effettuando il ricambio generazionale necessario”. Queste sono le ragioni della mobilitazione dei lavoratori che la Uiltucs ha raccolto e che Metro “ha cercato di ostacolare così spudoratamente”. Intanto la Uiltucs Toscana pensa già ad organizzare una trasferta di tutti i lavoratori Metro di Firenze nella bella Düsseldorf dove Metro ha il suo quartier generale.