Ufficio casa sotto organico, Sunia-Cgil: “Non riesce a soddisfare le richieste dei cittadini”

Firenze – L’Ufficio Casa del Comune di Firenze non riesce a fare fronte alle necessità dei cittadini. I motivi li spiega una nota di Fp Cgil e Sunia: manca personale, e l’acceso dei cittadini ai propri diritti è compromesso. “Estreme difficoltà nell’attività, servono assunzioni per rispondere ai tanti bisogni dei cittadini in emergenza abitativa”, si legge nella nota.

“In un momento così emergenziale per il disagio abitativo, che tocca vette mai conosciute, la nostra città avrebbe bisogno di migliori risposte da parte del Comune, risposte che spesso ai cittadini non vengono date, a causa della scarsa presenza del personale negli uffici preposti”, spiegano da Sunia e Cgil.

La situazione è tale che se da un lato aumentano le richieste di aiuto e maggiori sono i bisogni, dall’altro diminuiscono invece le possibilità di raf-frontarsi con la pubblica amministrazione, su temi dirimenti come il diritto alla casa.

“Guardiamo con grande preoccupazione allo stato di estrema difficoltà dell’Ufficio Casa, che richiederebbe risorse aggiuntive per far fronte alle asperità del momento.
Le unità di personale attualmente presenti (6) sono assolutamente insufficienti per portare avanti il lavoro che spetta all’ufficio di sostegno all’abitazione, ne servirebbero almeno altre 5”.

Il settore si occupa di bandi per assegnazione alloggi Erp e di contributo affitto, esami domande, gestione graduatoria e assegnazione abitazioni, gestione amministrativa delle emergenze abitative, relative graduatorie ed assegnazione alloggi. Ha competenze in merito a decadenze, morosità incolpevole e fondo sociale.

“Le 6 unità di personale, di cui una in uscita a fine agosto, sono spesso utilizzate come jolly per coprire le emergenze che si presentano di volta in volta – spiegano Sunia e Cgil –  alcune unità assegnate sono andate via per motivi diversi entro un anno dal loro arrivo, vanificando così le energie e risorse utilizzate per la loro formazione”.

Le conseguenze sono quelle prevedibili: processi rallentati con conseguente differimento dell’accesso dei cittadini ai loro diritti, ai lavoratori manca il rapporto con il territorio e con i colleghi della stessa amministrazione “in quanto non c’è tempo a volte per rispondere nemmeno al telefono o alle email, con problemi per tutto quello che riguarda gli aspetti sia informativi che gestionali”.

Conclude la nota: “Nel Piano Casa straordinario, quello indicato dal sindaco qualche giorno fa, è necessario dare gambe anche ad un piano di assunzioni per potenziare il servizio casa, in modo da renderlo adeguato all’esigenze della cittadinanza in questo momento così delicato”.

 

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