Firenze – Crisi di liquidità, le imprese italiane mostrano la corda. Secondo l’analisi svolta sugli ultimi dati Istat dall’Unione europea delle Cooperative, in crisi di liquidità si trova 1 impresa su 4 (28%) con problemi per il pagamento degli stipendi e dei fornitori. Il Pil crolla del 17,3% nel secondo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il maggior calo mai registrato dal 1995 quando sono iniziate le rilevazioni nazionali. “In uno scenario drammatico come questo – sottolinea Uecoop – è necessario attivare al più presto il piano di rilancio con tutte le risorse disponibili. Per la competitività delle imprese e per una vera ripartenza del Paese è strategico – evidenzia Uecoop – alleggerire il carico burocratico che rallenta l’attività e quindi la reattività del sistema produttivo senza però prescindere da trasparenza, correttezza, rispetto delle regole e delle procedure con il 44% delle imprese cooperative che indica la burocrazia come uno degli elementi di freno alla propria attività. Mentre un altro 28% delle aziende interpellate denuncia un crollo del fatturato fino al 60% in meno rispetto allo scorso anno. Per questo – conclude Uecoop – è fondamentale incrementare i fondi statali per assicurare la liquidità a comuni, province e regioni migliorando ancora di più i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione per non mettere a repentaglio i bilanci delle imprese e i posti di lavoro”.
31 Luglio 2020
Uecoop, crisi di liquidità per un’impresa su quattro
1 minuto di lettura