Firenze – Mentre si allarga la protesta degli studenti universitari contro il caro affitti e spuntano le tende anche a Firenze, organizzate dall’Udu, esplode di nuovo la polemica grazie alle parole del ministro Giuseppe Valditara, che ha voluto fare i suoi distinguo, “il problema degli affitti è grave, ma tocca le città governate dal centrosinistra”. Da Firenze arriva la replica di Nardella: “Non c’è limite alla vergogna”, mentre da Milano il primo cittadino Beppe Sala dice: “Il ministro mostra al Paese quello che è”.
Volano gli stracci dunque, mentre a Firenze per i ragazzi delle tende scatta la solidarietà.
“Siamo a fianco della mobilitazione degli studenti, lanciata dall’Unione degli Universitari che, con lo slogan ‘Senza casa, senza futuro’ e con le tende al Polo di Novoli, chiede risposte al Governo sulla crisi abitativa, e denunciamo la grave condizione del mercato degli affitti”.
È quanto affermano Cgil e Sunia Firenze. Che ricordano: “Da tempo in città abbiamo acceso i riflettori e lanciato un allarme sulla questione degli affitti per studenti e i cittadini. Proprio con Udu abbiamo aperti due tavoli di confronto, uno col Comune e uno con Università e Dsu: chiediamo che siano riconvocate riunioni di questi tavoli quanto prima”.
Per Cgil e Sunia Firenze “è assolutamente necessario che il governo torni a finanziare strutturalmente il diritto allo studio, perché ancora oggi migliaia e migliaia di studenti che ne hanno diritto non riescono ad accedere a un posto alloggio e sono costretti a rivolgersi al mercato privato. In un mercato dove i proprietari di case sempre più affittano con Airbnb, piuttosto che agli studenti. E dunque, oltre ai costi sempre più alti per un posto letto, gli universitari devono fare i conti anche con la carenza di alloggi. Firenze diventerà, o lo è già diventata, una città dove studiano solo i figli dei ricchi. Sono inadeguate le iniziative pubbliche che sostengano le migliaia di studenti fuori sede e c’è un unico attore che gode della situazione: la rendita parassitaria. Dopo di che non mancano gli studentati privati nella nostra città: ma sono troppo cari ed inaccessibili”.