La notizia dell’espulsione per motivi di sicurezza e ordine pubblico di un imam “reggiano”, il 53enne marocchino Mohammed Madad che aveva predicato a Gatta, Felina (di Castelnovo Monti) e Carpineti, ha suscitato immediatamente reazioni (ed appetiti) politici. Così la Lega Nord provinciale punta il dito contro i presunti errori di gestione del Pd e chiede l’immediata espulsione anche di tutti quelli che ascoltavano i sermoni “intrisi d’odio verso l’Occidente” nel garage di Carpienti e la presa di posizione contro questo tipo di predicazione da parte degli altri imam reggiani.
L’espulsione dell’integralista islamico è comunque avvenuta grazie alla collaborazione con le comunità islamiche della montagna che ne hanno denunciato la pericolosità alle forze dell’ordine. L’imam radicalizzato si era già scontrato col sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini che aveva negato l’autorizzazione alla riapertura dei centri dove Mohammed Madad operava.
Calca però ancor di più la mano Gianluca Vinci, segretario regionale del Carroccio, che ha inviato un’interrogazione al sindaco a proposito del tunisino Ben Nasr Mehdi, considerato un pericoloso terrorista, reclutatore di combattenti diretti verso Damasco e poi in Iraq, nella zone poi finite sotto il controllo dell’Isis. Espulso nel 2012, l’uomo è stato intercettato nell’agosto 2015 mentre cercava di rientrare in Italia con un barcone. Mehdi è stato poi riconsegnato ai servizi di sicurezza di Tunisi.