La Società Emiliana Trasporti Autofiloviari – gestore unico del servizio di trasporto pubblico locale automobilistico nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza – rimane nell’occhio del ciclone, a sei mesi di distanza dall’incidente mortale occorso a Sylvester Agyemang, studente 14enne dello Scaruffi di origine ghanese che in Viale Piave scendeva dall’autobus numero 2 diretto a scuola. Il calderone, che ha visto lo scoperchiamento di problematiche non solo relative a deficit di sicurezza ma anche ad una estesa gamma di disservizi, è tuttora fumante.
E l’assessore alla Mobilità del Comune di Reggio, Mirko Tutino, l’altra mattina non ha certo gettato acqua sul fuoco. Lunedì, nel contesto del “Forum per il trasporto pubblico locale” da lui stesso convocato e presieduto, l’assessore non ha difettato in chiarezza quando ha spiegato, ad esempio, che “Seta deve assumere, nero su bianco, impegni precisi riguardo ai mezzi aggiuntivi che da settembre avremo sul trasporto urbano e sulla difficile situazione del trasporto scolastico“. Si è poi parlato, nell’incontro, di “controlli a sorpresa sull’efficienza del servizio (orari, tempi di percorrenza e guasti ai mezzi) che inizieranno in autunno da parte dell’agenzia per la mobilità“e di una “proposta di riforma delle sanzioni, chiesta dal Comune, in base alla quale le multe dovranno incidere sui manager ai quali sono state affidate responsabilità dirette, e non sul bilancio generale del trasporto pubblico locale“.
Uno scenario tosto, che tra le altre cose dirotta nelle tasche dei manager le eventuali sanzioni che l’agenzia dovesse elevare in caso di inadempienze.
Tutt’altro che sorprendente, a questo punto, la presa di posizione di un soggetto come Federconsumatori Reggio Emilia, che in giornata ha diffuso un comunicato il cui titolo è un biglietto da visita di indirizzo piuttosto perentorio: “ERA ORA CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PRENDESSE POSIZIONE NEI CONFRONTI DI SETA”. L’associazione consumatori, nella sua nota, plaude al neoassessore e passa all’attacco senza indugio: “I disagi del trasporto pubblico reggiano hanno come comune denominatore la costanza. I disservizi e i disagi arrecati ai cittadini in questi ultimi mesi cominciano a diventare inaccettabili. Come associazione abbiamo assistito ad anziani che, in pieno stato confusionale, venivano fatti scendere obbligatoriamente dal mezzo perché il biglietto era scaduto, e una volta soli sul ciglio della strada, dopo essere stati multati, venivano ‘graziati’ da qualche passante che chiamava il 118 per farli ‘recuperare’. Ci sono stati cittadini che dopo aver richiesto, in forma scritta, informazioni e averle ottenute, si sono visti multare sul mezzo perché ‘chi le ha risposto in questo modo non sa quello che dice’ “.
Conclusi i forum e registrati gli applausi, nell’immediato non resta che un mese di agosto in cui le bocce resteranno ferme. Da settembre potremo vedere se sarà stata aperta una nuova e più percorribile via della Seta?