Turismo a Firenze, il flusso cala nel 2012, rispetto all'anno precedente, del 2%, compresa anche la provincia fiorentina. Per quanto riguarda il numero di turisti italiani, si scende ancora, arrivando al -5%. Quelli stranieri del -0,9%. In termini assoluti tuttavia il numero di turisti nel territorio fiorentino si è stabilizzato considerando tutto l'anno, su quota 12milioni, mantenendo i livelli del 2010. Questi i risultati che emergono da un'indagine effettuato dal Centro studi turistici di Firenze, presentati stamattina dall'assessore provinciale al turismo Giacomo Billi e dal direttore dello stesso centro studi turistici Alessandro Tortelli.
La causa principale del calo è sempre la stessa, vale a dire la crisi economica che paralizza Italia e Europa. Mentre gli stati tagliano su servizi e lavoro, le famiglie tagliano sui consumi, diminuendo la durata della vacanza e preferendo mete in base all'economicità.
Tornando a Firenze, i grandi cali nel flusso turistico sono avvenuti sostanzialmente nei mesi estivi di luglio e agosto e nel mese di dicembre. Ancora in positivo il dato degli arrivi a gennaio, marzo e nei mesi di settembre e novembre, mentre i cali sono contenuti nei restanti mesi del primo semestre e ad ottobre. Nonostante lo scivolone generale dei pernottamenti, i dati a consuntivo dovrebbero riportare Firenze e provincia al di sopra dei livelli registrati nello stesso periodo del 2010, mantenendo i 12 milioni di pernottamenti ufficiali. Quanto alle presenze straniere, ottimi risultati arrivano grazie ai mercati dei paesi Bric (in particolare Cina e India, stabili i flussi dalla Russia ed in lieve calo i flussi dei turisti brasiliani).
Molto positivi anche i dati relativi al mercato giapponese, argentino e svizzero. In lieve crescita i flussi turistici provenienti dall'Australia, dal Belgio e dalla Danimarca. In calo quelli da Francia, Spagna e Canada, Stati Uniti e Germania. Il settore alberghiero registra complessivamente un calo abbastanza contenuto (-1,2%), mentre il settore extralberghiero registra una flessione maggiore, stimata intorno al -3,5%. I risultati evidenziano un risultato positivo negli alberghi a 4-5 stelle e nelle aziende agrituristiche; calo invece nelle basse categorie alberghiere (1-2 stelle) e nei campeggi e villaggi turistici. argentini. Stabile la clientela russa, in lieve calo i flussi provenienti dagli Stati Uniti e dal Brasile, in forte calo i flussi provenienti dalla Francia e dalla Spagna.