Firenze – Una coalizione dei sindaci delle venti principali città turistiche d’Europa per negoziare con i grandi tour operator globali le condizioni per turismo di qualità e sostenibile”. È l’idea che ha lanciato il sindaco Dario Nardella nel suo intervento di ieri sera al Palace Symposium ‘Il futuro del turismo’, che si è tenuto al Palazzo Reale di Amsterdam.
Il sindaco, ospite della Amsterdam Royal Palace Foundation, è stato invitato dal re Guglielmo d’Olanda e dalla sindaca della prima cittadina della capitale dei Paesi Bassi Femke Halsema, che ha incontrato prima dell’inizio del convegno in un bilaterale, nel corso del quale ha invitato la collega olandese a Firenze. “Con la sindaca di Amsterdam condividiamo sfide simili per le nostre città – ha detto Nardella -: dobbiamo investire sui trasporti e sull’ambiente, gestire il turismo puntando sulla qualità. Per vincere queste sfide dobbiamo confrontarci con le altre grandi città europee, perché è insieme che possiamo migliorare la nostra amministrazione della città”.
A Palazzo Reale il sindaco ha incontrato anche i reali d’Olanda, che hanno assistito al simposio: il re dei Paesi Bassi Guglielmo Alessandro e la principessa Beatrix, che è stata regina dei Paesi Bassi dal 30 aprile 1980 al 30 aprile 2013.
Firenze è stata l’ospite d’onore del simposio, che si è aperto con gli interventi della designer Miriam van der Lubbe e della giornalista e direttrice del John Adams Institute Tracy Metz, che ha avuto anche il ruolo di moderatrice. “Abbiamo intrapreso una profonda trasformazione della città – ha raccontato il sindaco – volta a migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei visitatori, ma anche a cambiare la fruizione dell’offerta culturale”.
I numerosi rappresentanti istituzionali, economici, culturali e del mondo scientifico e gli operatori turistici che hanno partecipato al simposio hanno molto apprezzato il regolamento adottato dalla città di Firenze per la tutela del centro Unesco e “Firenze digitale”, il primo portale in Italia dedicato alle competenze digitali promosso da un Comune: con questo progetto Firenze è stata la prima città italiana a organizzare e mettere in campo un programma di attività per imparare, informarsi, accedere ai servizi, promuovere cultura e competenze fondamentali per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
Nardella ha spiegato che “l’ambiente di Firenze è fatto di interazioni e reti, in grado di generare sviluppo e nuovi stili di vita. È un potenziale che la città ha sempre avuto dentro di sé, dal Rinascimento ai giorni nostri”. “Lavorando su un’offerta diversa, in termini di eventi culturali e infrastrutture, abbiamo cercato di cambiare l’approccio turistico alla nostra città – ha continuato -, cercando di attirare più visitatori e famiglie che vogliono ‘vivere‘ Firenze, piuttosto che quelli che vogliono ‘usarla’ solo per un selfie nelle piazze principali”.