Firenze – I dati confermano il turismo record che in tanti abbiamo sperimentato: la stagione estiva 2017 in Toscana mostra un bilancio che è andato al di là delle più ottimistiche. La crescita delle presenze ha registrato un aumento del 4,1%, superiore rispetto al dato nazionale (+3,7%), vale a dire 1,8 milioni di vacanzieri in più registrate nelle strutture ufficiali, che salgano a 4 milioni se si considerano anche quelle non ufficiali.
I numeri tuttavia non dicono tutto sulla soddisfazione che la società SL&A ha registrato con un sondaggio realizzato tra le 15 mila strutture ricettive della regione (63% soddisfatti). Ci sono infatti due assolute novità rispetto agli anni passati: il ritorno in massa dei turisti italiani sulla costa (+4,8%), dunque il mercato interno, e il boom della montagna (+12,8%), una meta che finora restava più di nicchia, il tutto accompagnato dall’aumento degli stranieri nelle città d’arte (+3,6%).
Se poi si leggono i fatturati (+1,3% in totale; alberghi +2,4%) si ottiene anche la certezza che l’aumento della clientela non è stata ottenuto con i prezzi bassi. Insomma il settore si conferma sempre di più uno dei volani principali dell’economia regionale, considerando che l’andamento della stagione estiva si prevede farà da trino anche per i mesi di settembre e ottobre.
Eppure, a sorpresa, l’assessore competente Stefano Ciuoffo che ha presentato il rapporto di Toscana Promozione Turistica è stato tutt’altro che trionfalistico. Anzi. Bene sì gli italiani, bene sì la montagna, bene i fatturati, ma “c’è ancora tanto lavoro da fare”. Non c’è ancora una rete, ha detto, mancano ancora tanti aspetti e tante parti da mettere a sistema. Per esempio non è ancora possibile fare il giro delle Ville Medicee con un’unica esperienza di viaggio. Quante località che offrono cultura non si danno da fare per attirare visitatori?
Ciuoffo intravede dunque un alto margine di miglioramento in grado di consolidare o addirittura migliorare ancora i risultati 2017. Incrementi che possono arrivare anche da un sempre più diffuso utilizzo di internet. La stagione che sta finendo ha registrato anche un aumento del 2,7% del turismo online a fronte del 95% degli operatori che utilizzano il web in modo prioritario. Per questo il direttore di Toscana Promozione Turistica Alberto Peruzzini ha preannunciato a breve il lancio di un nuovo sito Digit Tuscany che rappresenta una fase due rispetto all’utilizzazione della rete per la quale la Toscana è stata un’antesignana (nel 1984 organizzò Turismatica, le tecnologie al servizio del turismo).
Dunque la guardia resta alta e l’analisi dei dati serve soprattutto per puntare l’attenzione sulle fragilità di rinforzare e sui punti di forza da potenziare. E’ un fatto che il successo della stagione 2017 sia stata favorita dal “clima perfetto, dalle efficaci strategie promozionali per ampliare l’attrattività e dalla componente socio politica internazionale, in parole povere dall’offrire una situazione più tranquilla dal punto di vista della sicurezza”, come ha detto Peruzzini. Buoni risultati ha dato per esempio l’offerta di turismo naturalistico e sportivo (parchi, cicloturismo etc.) soprattutto per quanto riguarda la clientela straniera cresciuta nelle montagne.
I francesi sono in crescita così come i principali aficionados, cioè i tedeschi, poi gli olandesi, i belgi e gli svizzeri. In calo invece i britannici sui quali ha pesato le incertezze del Brexit. Una gran parte si è indirizzata verso le città d’arte creando un overtourism che “è meglio che non averne”, ma che richiede nuove strategie di gestione (un operatore ha parlato anche della introduzione di una polizia turistica).
Foto: Stefano Ciuoffo e Alberto Peruzzini