Turismo ecologico, quando l’albergo “verde” piace di più

Se l’albergo è “ecologico” piace al turista. Si rispetta l’ambiente e si fattura di più. Sono sempre di più le imprese turistiche che si caratterizzano per scelte ecosostenibili, dall’utilizzo di energia pulita al compostaggio fai date, dall’offerta di prodotti alimentari “bio” all’attenzione al rispetto dell’ambiente circostante. Scelte premianti anche sotto il profilo economico. Perché il turismo ambientale è un fenomeno in forte crescita, e spesso il viaggiatore predilige strutture ricettive con marchi certificati di sostenibilità ambientale. Dunque un binomio, quello che mette insieme sostenibilità e competitività, che fa la differenza. Un messaggio costantemente divulgato da Legambiente Turismo, che oggi ha premiato 4 strutture turistiche che sono altrettanti esempi di buone pratiche ambientali. Lo stabilimento balneare Oliviero di Marina di Massa, completamente in legno, dove si cucinano solo prodotti rigorosamente biologici; il B&B I villini di Pontassieve, che pratica i principi del riuso ed offre soggiorni  con formula “baratto”, una stanza in cambio di beni o servizi; l’Agriturismo Le Due Ruote di Alberese, nel Parco della Maremma in provincia di Grosseto, che serve esclusivamente alimenti di produzione locale ed organizza mercatini per promuovere le aziende del territorio; l’Hotel Montemerlo di Fetovaia Isola D’Elba, che ha realizzato un impianto fotovoltaico da 20 Kwh. La scelta è avvenuta in base ai controlli svolti in tutte le strutture ricettive che aderiscono all’Associazione per verificare il grado di attuazione del “decalogo” di Legambiente. «Sono esempi che dimostrano come puntare sulla qualità sia anche un modo per combattere la crisi» ha commentato il presidente di Legambiente Turismo Luigi Rambelli, durante la cerimonia di premiazione avvenuta stamane allo storico Caffè Giubbe Rosse. Lo confermano i numeri dell’indagine Smart, condotta su 243 strutture ricettive con l’etichetta Legambiente Turismo. «Il 57% degli intervistati riferisce che l’etica ambientale è importante per i turisti –  riferisce  il Presidente di Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza – Il 35% afferma che il turista ricerca aziende con marchio ambientale affidabile, oltre la metà degli imprenditori parla di riduzione di costi e spese e il 15% dichiara di avere aumentato il proprio fatturato». «Il turismo consapevole, attento al rispetto del territorio, all’enogastronomia autentica, alla conservazione del patrimonio paesaggistico e culturale è una reale opportunità di crescita per le comunità locali» ha sottolineato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente. Delle 400 aziende aderenti a Legambiente Turismo 47 si trovano in Toscana, per un totale di 4000 posti letto. Altre 38 strutture toscane si sono già iscritte per il 2012. «Far comprendere alle aziende del comparto turistico che non può esistere competitività senza sostenibilità è uno degli obiettivi strategici della Regione – ha sottolineato Cristina Scaletti, assessore regionale al Turismo e Commercio – Far sentire il turista complice di una filosofia ispirata al rispetto di ambiente, cultura, e lavoro  è una scelta premiante, come dimostrano le indagini di Legambiente».

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