Ankara – Il “sultano”, il presidente Tayyip Erdogan, di nuovo saldamente al potere, fallito il golpe che ha tenuto la Turchia col fiato sospeso in una lunga notte di notizie contraddittorie e frammentate. Il nuovo giorno comincia con una certezza: è iniziata la purga contro l’esercito da parte di Erdogan. Oltre 1500 i militari arrestati, 5 generali e 29 colonnelli sollevati ad ora. Bilancio finale della lunga notte turca, 90 morti negli scontri di Ankara e altri sei accertati a Instanbul, oltre a 1.154 feriti, cifre destinate a salire. Intanto, Erdogan, accolto da un bagno di folla festante, fra sventolio di bandiere turche e sostenitori che inneggiavano ad Allah, ha salutato col gesto della rabia, mutuato dai Fratelli Musulmani (segno di vittoria fatto a 4 dita) e ha promesso che i “traditori” golpisti “pagheranno un caro prezzo”.