Fino ad oggi l’aveva fatta franca. Dopo accurate indagini, però, è stato rintracciato e denunciato. Si tratta della persona che, nella notte fra giovedì 31 gennaio e venerdì 1° febbraio (Leggi anche: Cane gettato in un cassonetto a Brozzi), aveva gettato mezzo morto un cocker in un cassonetto di via di Brozzi, dopo avergli rimosso il chip di identificazione. L’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha denunciato per abbandono e maltrattamento di animali il padrone dell’animale, un ottantenne di Campi Bisenzio (Firenze) che un tempo apparteneva alle forze dell’ordine. Per lui le guardie zoofile hanno chiesto anche l’aggravante della crudeltà. Secondo una ricostruzione del ferimento del cane, questo era stato colpito alla testa e, prima di essere gettato nel cassonetto chiuso in un sacco nero della spazzatura, gli era stato rimosso il chip identificativo. L’uomo ha tentato di giustificarsi dicendo di aver pensato che l’animale fosse morto. Questo, però, non solo non è un buon motivo per infierire sul corpo di un animale, ma non giustifica nemmeno il fatto di averlo gettato in un cassonetto, come fosse una cosa vecchia da buttare. Le condizioni del cane, che si chiama Mignon, stanno migliorando, ma resta ricoverato in una clinica veterinaria.
8 Febbraio 2013
Trovato l’uomo che buttò un cane mezzo morto in un cassonetto
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