Proprio così incapace non doveva essere visto che, una volta liquidato da Iren con la famosa buonuscita da 1 milione di euro, si è subito accasato anche meglio. L’ex ad Nicola De Sanctis, la cui buonuscita appunto aveva provocato una vera e propria sollevazione popolare culminata con un presidio davanti al comune, è infattil il nuovo amministratore delegato di E.on Italia, con l’obiettivo di gestire il programma di dismissioni della divisione italiana di uno dei principali gruppi energetici d’Europa.
I motivi dell’allontanamento di De Sanctis da Iren, professionista dato come molto preparato e capace da fonti interne, sono ufficialmente da attribuire alla sua disarmonia coi progetti generali della multiutility, mai non meglio precisati. Il Presidente Francesco Profumo lo arrivò a dipingere come persona priva delle competenze necessarie a garantire i processi di integrazione del gruppo.
Intanto il bilancio Iren 2014 è stato recentemente approvato pur con numeri complessivamente piuttosto preoccupanti; e per quei pubblici amministratori che potessero anche pensare alle dismissioni delle azioni (valore complessivo valutato in 110 milioni di euro), c’è una clausola multa del subpatto sindacale da 10 milioni di euro. Capace di far raffreddare anche gli spiriti più bollenti.