Trionfo (dell’)immobile: il 97% degli interventi edili reggiani nel 2021 ha riguardato la riqualificazione dell’esistente

Gli interventi edilizi autorizzati nel 2021 dal Comune di Reggio Emilia sono stati oltre 4.000, aumentati di quasi il 50% rispetto all’anno precedente. Il 97,5% di questi ha riguardato la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Intanto la settimana festivaliera italiana oscilla tra un sanremone ed un sermone

Gli interventi edilizi autorizzati nel 2021 dal Comune di Reggio Emilia sono stati oltre 4.000, aumentati di quasi il 50% rispetto all’anno precedente. Il 97,5% di questi ha riguardato la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

La crescita straordinaria del numero di pratiche edilizie per ristrutturazione è stata in gran parte trainata dagli incentivi del Superbonus. Grande successo anche per il Bonus facciate, che ha fatto registrare il numero record di 724 interventi nel 2021, quasi triplicati rispetto all’anno precedente.

Il trend degli interventi edilizi di nuova costruzione, che rappresenta solo il 2,5% degli interventi totali, è invece in controtendenza e registra una riduzione del 16% rispetto alla media degli ultimi quattro anni.

Per la prima volta inoltre Reggio Emilia ha raggiunto l’obiettivo relativo al tasso annuo di ristrutturazione del parco immobiliare stabilito dall’Agenda 2030, ovvero il 2% a fronte di una media degli ultimi 7 anni dell’1,4%.

Gli ambiti cittadini più dinamici dal punto di vista edilizio si confermano, una volta ancora, il Centro storico, nel quale sono stati realizzati 271 interventi con un aumento del 60% rispetto all’anno precedente, e il Parco Industriale di Mancasale dove negli ultimi cinque anni sono stati realizzati 222 interventi di riqualificazione ed ampliamento degli stabilimenti produttivi esistenti.

“A Reggio Emilia – dice il vicesindaco e assessore alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli – oltre il 75% degli edifici risale a prima della Legge 10 del 1991 e l’82% appartiene ad una classe sismica critica. In considerazione di ciò, il nuovo Piano urbanistico generale introduce una serie di semplificazioni, ‘tollerazione’ e incentivi volumetrici ed economici come la riduzione del 50% del contributo di costruzione, al fine di promuovere gli interventi di riqualificazione energetica e sismica, con l’obiettivo di ridurre i fabbisogni energetici, migliorare il comfort e indirettamente preservare il valore patrimoniale e sociale del tessuto edilizio residenziale esistente. L’obiettivo è quello di dare continuità all’attuale trend di riqualificazioni, in prospettiva anche in assenza del Superbonus, in particolare per quanto attiene la riqualificazione energetica profonda dei condomini che caratterizzano il nostro tessuto residenziale”.

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