La Triennale Milano presenta la prima mostra personale dell’artista di origini australiane Ron Mueck, con opere mai esposte in Italia, in collaborazione con Fondation Cartier pour l’art contemporain.
Fino al 10 marzo 2024 è possibile visitare la mostra composta da sei sculture tra cui l’installazione “Mass” di grandi dimensioni, realizzata nel 2017 e proveniente dalla National Gallery of Victoria, Melbourne. L’esposizione milanese rappresenta l’evoluzione della personale di Ron Mueck tenuta a Parigi l’estate scorsa, terza fase di un rapporto con Fondation Cartier iniziato nel 2005.
Curato da Hervé Chandès, Direttore Internazionale di Fondation Cartier pour l’art contemporain insieme a Charlie Clarke, e Chiara Agradi, Curatore responsabile della mostra per Fondation Cartier, il percorso espositivo illustra gli sviluppi più recenti dell’arte di Ron Mueck, con altri lavori realizzati nel corso della sua attività artistica di venticinque anni. In mostra anche due film sull’artista realizzati del fotografo e regista francese Gautier Deblonde.
L’opera di Ron Mueck, nato a Melbourne, propone, con la sua scultura figurativa di grandi dimensioni, tematiche sorprendentemente attuali. Il suo lavoro improntato ad una matrice realistica ad alta definizione viene realizzato con l’impiego di tanto tempo. Un trascorrere lento dal primo progetto alla scultura finita. In venticinque anni di attività nel totale le sue opere sono 48, compresa l’ultima, conclusa poco prima della mostra parigina di giugno 2023. Le opere di Ron Mueck, propongono una riflessione e un confronto con il corpo, umano e non, in rapporto con la realtà del nostro tempo, con le ansie e le preoccupazioni che convivono con le nostre esistenze.
Un racconto di pensieri ed emozioni che assalgono i giorni del nostro vivere, come “Mass”, commissionata dalla National Gallery of Victoria di Melbourne in Australia, una tra le opere presenti alla Triennale Milano che è la più rappresentativa e significativa. L’installazione è formata da cento monumentali teschi umani che dialogo con lo spazio circostante. Il significato iconografico del teschio, nell’arte e nella cultura in generale è associato alla brevità della vita umana e per Mueck, “Il teschio umano è un oggetto complesso. Un’icona potente, grafica, che riconosciamo immediatamente. Allo stesso tempo familiare ed esotico, il teschio disgusta e affascina contemporaneamente. È impossibile da ignorare, richiede la nostra attenzione a un livello subconscio.”
Con le opere più recenti l’artista prosegue la sua ricerca creativa, che riflette un approfondimento del mondo interiore e dell’esistenza umana, tralasciando l’iniziale metodo che consisteva in un’attenzione profonda per i singoli dettagli meticolosamente descritti.
Sull’attività dell’artista sono sono stati girati due film dal fotografo e regista francese Gautier Deblonde, commissionati dalla Fondation Cartier per unire le mostre di Ron Mueck . “Still Life: Ron Mueck at Work”, del 2013 e “Three Dogs, a Pig and a Crow”, del 2023, sono un interessante viaggio nella creazione dell’opera di Ron Mueck.
Ron Mueck vive e lavora nel Regno Unito dal 1986. Dopo aver realizzato manichini e pupazzi per film e televisione, inizia la sua carriera artistica nel 1996 con una scultura di Pinocchio commissionata dall’artista Paula Rego. Una sua opera era presente alla 49ª edizione della Biennale di Venezia. Le sue opere fanno parte anche di collezioni pubbliche e private, tra cui National Gallery of Canada, National Gallery of Victoria Tate, Museum of Fine Arts di Houston, USA e Fondation Cartier pour l’art contemporain.
In foto: Dal film “Still Life – Ron Mueck at Work”. 2013. ©Gautier Deblonde