Nell’80% dei Comuni è aumentata la tassa sui rifiuti. E’ quanto emerge dai dati riguardanti l’imposizione fiscale a carico delle imprese della Provincia presentati da Unindustria.
Alberto Viappiani, Vice Presidente Unindustria ha illustrato in sintesi i dati raccolti, per quanto riguarda l‘IMU dei fabbricati industriali, la quasi totalità dei comuni ha conservato nel 2013 la stessa aliquota del 2012, solo 9 comuni su 45 ne hanno applicato una superiore. Discorso analogo per l’imposta sulla Pubblicità, rimasta invariata nella totalità dei comuni. Sono aumentate invece nell’80% dei comuni la Tarsu e la Tares su attività industriali. Discorso a parte merita l’Irpef, che è rimasta invariata in 14 comuni, mentre sono 7 quelli che non l’hanno applicata e solo in 3 casi è stata ritoccata al rialzo. Venti sono invece i comuni che hanno applicato aliquote differenziate per fasce di reddito.
Lo stesso Viappiani sottolinea come il gettito della tassa sui rifiuti relativa al comparto artigianale e industriale sia aumentata rispetto al 2012 di 552.271 euro, corrispondente a un +6,18%. Il gettito per unità di superficie è in aumento nella quasi totalità dei comuni. “Le imprese hanno dovuto sostenere anche privatamente costi di smaltimento dei rifiuti, costi molto elevati”, queste le parole del Vice Presidente Unindustria.
E’ intervenuto anche il Presidente Unindustria Reggio Emilia, Stefano Landi: “Scriverò una lettera ai sindaci per non far applicare la Tasi sui fabbricati industriali in un momento in cui l’economia sta cercando la via della ripresa, il comune di Reggio Emilia ha comunicato che non intende applicarla e noi apprezziamo molto la decisione”.
Probabilmente ci vorrebbe una normativa nazionale per risolvere la questione, ma potrebbe fare molto anche a livello locale, se si volesse.