Trenitalia nella buferaL’emergenza neve è finita, il caos treni no

Interrogazione urgente del consigliere regionale Marco Barbieri (Pd)

Il sole è tornato a splendere, l’emergenza neve è finalmente alle nostre spalle, ma per i pendolari viaggiare è ancora un incubo: ritardi, disservizi, treni cancellati senza preavviso. Trenitalia è ancora nella bufera e finisce sotto accusa. La tratta “incriminata”, quella su cui si registrano i maggiori disagi è la Reggio Emilia-Bologna-Ferrara-Ravenna. A sollevare il caso, sull’onda di innumerevoli proteste dei viaggiatori, sono è il consigliere regionale reggiano Marco Barbieri (Pd) che insieme ai colleghi Montanari e Monari ha presentato un’interrogazione urgente: «Ancora troppi treni cancellati. Quelli funzionanti sono sporchi, sovraffollati e insicuri. Trenitalia risarcisca i pendolari emiliano-romagnoli»

In particolare nell’interrogazione i tre esponenti del PD in Regione fanno il punto della situazione delle ultime giornate, inclusa quella attuale, in cui “nonostante l’emergenza neve sia finita, continuano a registrarsi fortissimi disagi. Diversi convogli sono stati cancellati smentendo clamorosamente i programmi di circolazione diramati da Trenitalia e anche gli annunci dati nelle stazioni spesso non sono stati né corretti né puntuali”.

In molte delle stazioni inoltre non e’ stato diramato alcun annuncio su cancellazioni o ritardi – affermano Barbieri, Montanari e Monari – I treni che viaggiano sono, in molti casi, sporchi, sovraffollati e insicuri. Ci sono carrozze chiuse ed altre senza riscaldamento, in condizioni sanitarie inaccettabili”. A fronte di un quadro simile Barbieri, Montanari e Monari chiedono alla Giunta, nella loro interrogazione a risposta urgente «quali azioni, oltre alle sanzioni già annunciate , ha intenzione di intraprendere presso Trenitalia a garanzia e risarcimento dei cittadini, per oggi e per il futuro, causa l’insufficiente risposta che l’azienda ha fornito all’utenza in questa situazione certamente critica per l’eccezionalità dei fattori meteorologici che l’hanno causata, ma davvero gestita in modo insufficiente, pericoloso e insoddisfacente rispetto anche agli standard dei contratti di servizio in essere tra Regione, Stato e Trenitalia”.

Il testo si conclude domandando «quali ulteriori iniziative si intende sollecitare e promuovere per investimenti che consentano di rimuovere le cause di fondo che fanno sì che viaggiare in treno costituisca un grande disagio anche senza la presenza di emergenza».

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