Tremenda è l’ira dei miti: il sindaco Luca Vecchi si difende

Operato corretto e vicenda trasparente, ribatte Luca Vecchi a chi gli contesta la vicenda della casa di Masone. “Non siamo investigatori e non potevamo prevedere il futuro”

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Luca Vecchi all’attacco dirompente divampato nelle ultime ore per via dell’acquisto della sua casa di Masone da un imputato nel processo Aemilia.

delriovecchi-thumb-500x320-56144Che ribatte punto su punto alle insinuazioni sulla regolarità tecnica e amministrativa relativa alla documentazione presentata dal costruttore e la conformità al regolamento edilizio.

“Ci siamo comportati in modo deontologicamente corretto e sono del tutto tranquillo”. Per quanto riguarda invece la futura posizione del costruttore, Luca Vecchi scrive: “non siamo investigatori e non potevamo prevedere il futuro” ed elenca tutte le iniziative antimafia portate avanti dalla sua amministrazione e dalla sua giunta.

Nel frattempo Forza Italia rincara la dose: Gianluca Nicolini, coordinatore provinciale sottolinea come la presunta “buona fede” valga solo per gli amministratori Pd mentre il capogruppo in comune e provincia Giuseppe Pagliani, imputato nel processo Aemilia, fa il verso alle dichiarazioni di Vecchi: “se vado a cena con una persona e dopo anni scopro che è un delinquente non posso farci niente”.

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