Firenze – Trekking Italia propone quattro giorni di escursioni nel parco naturale Adamello-Brenta, in provincia di Trento, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco dal giugno 2009.
Questo parco è la più vasta area protetta del Trentino con i suoi 620,51 kmq e comprende i gruppi montuosi dell’Adamello e del Brenta, separati dalla Val Rendena e compresi fra la Val di Non, di Sole e Giudicarie. È interessato dalla presenza di più di 40 laghi di cui noi ne vedremo da vicino tre: il lago di Molveno, il Nembia e il Tovel. Il lago Molveno fu definito da Antonio Fogazzaro “una preziosa perla in più prezioso scrigno” ed è un lago alpino di origine naturale, formatosi circa 4000 anni fa a seguito di una imponente frana.
Dal 2011 al 2017 è stato premiato da Legambiente con il marchio di qualità ambientale “5 vele” e dal 2014 è considerato il lago più bello d’Italia; ha una superficie di 3,27 kmq, una lunghezza di 1,5 km e una profondità massima di 123 m. Poco distante da Molveno si estende il piccolo bacino del lago Nembia che ha una profondità di pochi metri ed è circondato da un’oasi che offre un percorso didattico con 14 pannelli illustrativi per far conoscere il patrimonio naturalistico della zona.
Il terzo lago che visiteremo è situato nella val di Non ed è un gioiello naturalistico del parco. Le sue acque sono limpidissime con incredibili tonalità di blu e di verde. Il lago appartiene al bacino idrografico del Noce, uno dei maggiori affluenti del fiume Adige.
La partenza è prevista ogni giorno da Fai della Paganella, dove è previsto il soggiorno. Questo delizioso paese sorge in posizione dominante sulla val d’Adige a quota 957 m. ed è adagiato su un vasto pianoro ad est della Paganella. A pochi km da Fai si trovano altri importanti comuni del gruppo del Brenta e famose località turistiche fra cui Molveno (864 m.), che sorge sul lago stesso. I percorsi ad anello che faremo ci permetteranno di prendere visione non solo dell’aspetto naturalistico ma anche storico e culturale di questo contesto, visitando altre famose e suggestive località circostanti come i borghi di Bleggio e S. Lorenzo in Banale, le terme di Comano, Stenico, dove si trova un famoso castello fortificato di origine altomedioevale arroccato su un imponente dosso roccioso e depositario di una storia locale millenaria.
Escursioni: facili/ medie. Lunghezza media dei trek: dai 7 ai 15 km. Dislivello compreso tra un minimo di 400 ad un massimo di 700 mt giornalieri. Percorsi ad anello.
Primo giorno – giovedì 12 luglio
Ritrovo davanti all’albergo ristorante Al Plaz, strada delle Palù, 11 a Fai della Paganella ore 10,30 (orario da confermare).
Per arrivare a Fai: autostrada A22 Verona-Brennero e uscita S. Michele all’Adige- Mezzolombardo; quindi seguire le indicazioni per Andalo-Molveno. Fai è a pochi chilometri da Mezzolombardo.
Depositati i bagagli partiremo per il primo trek: Molveno (890 m) – Pradel (1370 m) – Rifugio La Montanara (1520 m) – Rifugio Croz dell’Altissimo (1400 m) – Baita Ciclamino- Molveno. Escursione: medio/facile, 4 ore, 6 km, dislivello: salita 150 m, discesa 700 m.
Il primo tratto Molveno- Pradel sarà coperto dalla risalita in telecabina che ci permetterà di godere di un’immediata e spettacolare panoramica sul lago Molveno. Dal Pradel ci dirigeremo verso il rifugio La Montanara con il suo stupendo punto panoramico sulle Dolomiti di Brenta. Da lì è possibile raggiungere, se le condizioni atmosferiche lo consentiranno, il Rifugio Croz dell’Altisssimo.
Per il ritorno ci immetteremo nella Val delle Seghe per raggiungere la baita Ciclamino e poi Molveno.
Se il tempo sarà bello, quando arriveremo a Molveno, potremo intrattenerci sulla deliziosa spiaggia bianca ed anche fare un bagno prima del rientro in albergo.
Cena e pernottamento in albergo.
Secondo giorno – venerdì 13 luglio
Trek: Andalo (1030 m) – Dos Pelà (1800 m) – Cima Paganella (2125 m) – Passo S. Antonio (1893 m) – Cima Canfedin (2034 m) – Passo S. Giacomo (1963 m) – Dos Pelà – Andalo. Escursione: media, 6 ore, km 10, dislivello 500 m circa.
Dopo colazione, partiremo per il trek. Visto il notevole dislivello Andalo-Paganella, sarà parzialmente utilizzata la cabinovia fino a Dos Pelà. Da qui procederemo su strada forestale fino a cima Paganella, dove potremo sostare presso il rifugio La Roda a godere della splendida panoramica a 360 gradi sulle dolomiti del Brenta e Val d’Adige; se la visibilità sarà buona potremo vedere il lago di Garda sul fondovalle ed altri laghi della vallata come Toblino, Massenza e Terlago. Il percorso prosegue su strada sterrata molto panoramica con scenari impevedibili fino a passo S. Antonio e poi, su sentiero, fino a cima Canfedin e quindi Malga di Covelo, per raggiungere il punto di ristoro Bait del Germano. Lungo l’itinerario, potremo ammirare le marmotte che vivono numerose in questi luoghi incontaminati. Per il rientro ad Andalo potremo imboccare la strada forestale fino a Dos Pelà dove c’è la telecabina oppure a piedi per i sentieri segnalati; seguendo questa seconda opzione il percorso si allungherebbe di 2 ore e mezzo circa e il dislivello aumenterebbe di 750 m.
Cena e pernottamento in albergo.
Terzo giorno – sabato 14 luglio
Trek: Lago Tovel (1178 m) – Malga Pozzol (1632 m) – Malga Flavona (1860 m) – Malga Pozzol – Lago Tovel. Escursione: media, 7 ore, 18 km, dislivello: 700 m.
Il lago di Tovel si trova nella vallata omonima che dista da Fai circa 40 km; la vallata presenta un notevole dislivello altitudinale e di conseguenza una certa molteplicità di ambienti; tra questi spiccano le “Glare”: caotiche distese di pietre, frutto di antiche immense frane.
Raggiungeremo il lago con un bus navetta per poi iniziare l’escursione. I luoghi toccati da questo trek sono spettacolari ad iniziare dal Lago Tovel, è un laghetto alpino che deve la sua origine ad una frana che 15.000 anni fa ha sbarrato il fondo vallivo percorso dal Torrente Tresenga, affluente del Noce. Si trova a 1178 m di altitudine, è lungo circa un km e largo 600 m, ha una profondità massima di 39 m e una superficie di 0,37 kmq. Nel passato è diventato famoso come il lago rosso perché nelle ore più calde del giorno le sue acque assumevano una tinta rosso sangue dovuta ad un’alga denominata “Tovellia sanguinea”. Questo fenomeno oggi è scomparso e gli studi recenti hanno stabilito che tale sparizione è dovuta alla mancanza di azoto e fosforo che anticamente confluivano nel lago per la pratica intensiva di allevamento bovino nei pressi del lago. Oggi la diversa modalità di alpeggio con liquami non più dispersi nell’ambiente ha determinato la cessazione del fenomeno.
L’escursione di questo giorno è un po’ più impegnativa delle altre, soprattutto per il dislivello ma coloro che non si sentiranno in grado di completare il trek arrivando fino a Malga Flavona, potranno aspettare il rientro degli altri a Malga Pozzol dove si ricompatterà il gruppo.
Dal Lago Tovel a Malga Pozzol il tragitto si svolge in gran parte su strada forestale (n. 314) lungo la valle del Torrente Tresenic, poi la salita diventa più ripida e in breve ci troviamo nella magnifica foresta di larici e poi nei vasti prati che si aprono verso la Malga Flavona. Il ritorno si svolge ad anello verso la Malga Pozzol, per poi tornare al punto di partenza. Cena e pernottamento in albergo.
Quarto giorno – domenica 15 luglio
Trek: Giro intorno ai due laghi: Molveno (864 m) – Nembia (800 m) con partenza e ritorno a Molveno. Escursione: facile, 4 ore, km 13, dislivello 150 m.
Al mattino, dopo avere lasciato l’albergo, faremo il giro dei due Laghi Molveno e Nembia.
Questo percorso ad anello intorno ai due laghi è molto suggestivo e ci permetterà di osservare da vicino questo tipico ambiente lacustre incastonato fra le falesie e foreste sovrastanti. Lungo questo percorso si trovano pannelli illustrativi che presentano le peculiarità geologiche, storiche e naturalistiche con ampi spazi dedicati alla flora e fauna del territorio. Al ritorno a Molveno faremo la pausa pranzo sul lago e quindi partiremo con le macchine per fare un percorso a tappe, con semplici spostamenti a piedi per conoscere interessanti aspetti culturali del territorio, prima di riprendere l’autostrada per il rientro.
Il primo paese che incontreremo e visiteremo è S. Lorenzo in Banale che, per le sue caratteristiche paesaggistiche, architettoniche e culturali, è entrato a far parte dei borghi più belli d’Italia. Ai margini del paese si trova il più completo esempio architettonico di pieve rurale del Trentino, di origine medioevale (1000-1100).
Scendendo a valle incontriamo il castello di Stenico, uno dei più importanti e suggestivi castelli della regione, per altro molto numerosi (circa 200) che, con le loro strutture fortificate e possenti architetture, rappresentano un tratto distintivo e qualificante del territorio. Nei pressi del castello è stato allestito il “Boscoartstenico”, un museo d’arte nella natura, un itinerario all’aperto con opere di artisti di livello internazionale realizzate con materiale vegetale proveniente dal bosco o scolpite su tronchi riposizionati.
Ultima tappa a Comano, dove c’è un centro termale. Il paese di Comano è attraversato dal Fiume Sarca che scende dalla Val Rendena ed è un immissario del Garda. Dal ponte dei Servi a Comano potremo osservare le Forre del Sarca che ha scavato un solco profondo nella valle.
OCCORRENTE:
Scarponi da trekking, scarpe comode per le visite, giacca impermeabile, mantella per pioggia, cappello per il sole, crema solare, zaino giornaliero, abbigliamento più leggero durante il giorno, indumenti caldi per la sera, cappello di lana e guanti, torcia frontale, medicinali personali (Dissentene, Imodium, Tachipirina, cerotti ecc.), macchina fotografica, (binocolo).
Accompagnatore Primetta Baldi tel.: 334/3441737