Tregua maltempo, si contano i danni tra Reggio, Parma e Modena

A Parma, Reggio e Modena riaprono strade e ponti, mentre si fa l’elenco di strutture allagate e case evacuate. E’ stato il febbraio più piovoso degli ultimi 180 anni

In attesa della prossima ondata di maltempo, attese in Emilia per il weekend con avvisaglie già dalla sera di giovedì, si elencano danni e disagi dell’ondata di piogge che ha colpito la regione negli ultimi cinque giorni. A detta del meteorologo modenese Luca Lombroso, siamo di fronte al febbraio “più bagnato degli ultimi 180 anni”.

Mentre l’Arpa regionale ha prorogato l’allerta fino alla mezzanotte tra oggi e mercoledì, a Parma è stato riaperto il ponte sull’Enza a Sorbolo.
Nel reggiano domenica sera, a causa del forte vento, un albero è caduto prima di via Imbreto venendo da Reggio, sulla strada statale che è stata chiusa. Il sottopassaggio della stazione a Reggio ieri era bloccato dal traffico che creava grossi problemi anche sulla via Emilia. A Villa Cella invece si è allagato ancora una volta il canile comunale.
A Rubiera domenica sera, per la situazione del Tresinaro, la polizia municipale ha invitato i cittadini ad evitare gli scantinati ed a recarsi ai piani alti degli edifici ma il sindaco Emanuele Cavallaro, già da ieri mattina ha postato sui social lo scampato pericolo con la situazione in miglioramento.
La situazione più seria si è registrata a  Castelnovo Monti, dove è stato necessario evacuare una coppia di anziani residenti a Vologno-Ca’ del Buco perché un ammasso di terra si era appoggiato ad una parete della loro abitazione. Una frana si è invece messa in moto sotto l’abitato di Campolungi mentre lungo la strada per Casina, transitando da Gombio. è stato chiuso il piccolo ponte.

Nel modenese, dopo la riapertura del ponte vecchio di Navicello a Modena, di Ponte Alto sul Secchia e di ponte dell’Uccellino al confine tra Modena e Soliera, questa mattina sono state riaperte anche le vie Stradella, Cadiane e Curatona, mentre è ancora chiusa via Dotta di Albareto. Nella zona, dove la quota del terreno è inferiore rispetto all’area circostante, le cantine di alcune abitazioni sono state raggiunte dall’acqua.
Dalla notte scorsa sono in corso le operazioni dei volontari del gruppo della Protezione civile comunale, che attraverso un’idrovora stanno pompando l’acqua oltre l’area allagata. La situazione dovrebbe tornare alla normalità nel corso della giornata. Equivalente intervento di tamponamento è stato effettuato dai volontari anche nei pressi della rotatoria di Lesignana, dove è stata necessaria la temporanea chiusura di uno svincolo senza conseguenze per la viabilità. Il livello del fiume Secchia si è ridotto al punto tale da consentire di sospendere la fase di allarme e da non rendere necessarie ulteriori attività di monitoraggio degli argini.
L’acqua, che da ieri stazionava nei Prati di San Clemente e che aveva anche fatto ipotizzare di tagliare un pezzo di strada per aiutare il cavo Minutara a sfogare, ha aperto le Porte Vinciane del Naviglio a Bomporto. Ciò significa che l’acqua dei Prati sarà riversata nel Panaro, permettendo anche al Secchia di alleggerire la propria portata e riducendo il rischio di rottura degli argini. Il deflusso della piena, rispetto al passato, sarà magari più lento visto le manovre che Aipo ha definito nelle casse di espansione di San Cesario, che però hanno consentito di caricare meno il Panaro e di conseguenza di aiutare il Secchia.

Continua comunque la fase di attenzione per le condizioni meteorologiche, che proseguirà anche per l’intera giornata di domani.

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