Tre dottorati di ricerca per Casa Gioia

Partnership tra la start-up sociale ed Unimore: tre giovani ricercatori si specializzeranno in analisi del comportamento

È una partnership proficua quella stretta tra Casa Gioia, la start-up innovativa ad impatto sociale che accoglie bambini, ragazzi e adulti con disabilità cognitive e autismo, e l‘università di Modena e Reggio: anche quest’anno infatti tre giovani ricercatori avranno la possibilità di svolgere il loro dottorato triennale di alta formazione nella cooperativa di via Gioia, impegnata nel rispondere alle numerose e diverse esigenze dei suoi utenti: multidisabilità, autismo, sindromi rare, disabilità fisiche, cognitive e sensoriali.

Roberto Cattivelli

Fin dalla sua istituzione Casa Gioia ha infatti deciso di finanziare borse di studio universitarie perpermettere ai candidati in possesso di una laurea magistrale e specializzazione in analisi del comportamento di diventare dottorandi in apprendistato di alta formazione, operando nel settore dell’educazione evidence based, l’insegnamento con tecniche educative di cui si possa misurare l’efficacia e che possano essere personalizzate.

“Siamo molto contenti di lavorare sulle tematiche psicopedagogiche proprie di Casa Gioia. Questo ci permetterà di sviluppare progetti che possano, secondo modalità basate sull’evidenza, verificare l’efficacia di percorsi formativi mirati a bisogni educativi speciali e disturbi dell’apprendimento”, spiega la professoressa dell’ateneo modenese e reggiano Marina Bondi, coordinatrice del corso di dottorato in Scienze umanistiche. “Lavorare sul campo è assolutamente necessario per questo tipo di approfondimento. Il dottorato di alta formazione è molto interessante perché consente di fare ricerca applicata e di sviluppare competenze trasversali. L’approccio e l’attenzione alla ricerca che riscontriamo a Casa Gioia ci soddisfano pienamente”.

Marina Bondi

Gli interessati dovranno fare riferimento al bando di ammissione ai dottorati sul sito di Unimore che sarà pubblicato indicativamente nel mese di maggio. Laurea magistrale, età inferiore ai 30 anni, specializzazione in analisi del comportamento applicata ABA e titolo preferenziale ma non vincolante laurea in psicologia sono i requisiti richiesti. I candidati interessati ad avere maggiori informazioni potranno contattare sin da ora Casa Gioia all’indirizzo info@casagioia.org o telefonare al 340 8681962.

“I dottorandi in alto apprendistato svolgeranno la maggior parte del loro compito di ricerca all’interno di Casa Gioia, ma avranno anche momenti formativi con noi, a completamento del percorso; lavoreranno e studieranno a metà tra il mondo della formazione in ambito universitario e quello dell’esperienza pratica sul campo. La contaminazione tra ricerca e lavoro caratterizza questo tipo di esperienza e ne costituisce l’elemento innovativo”, sottolinea la prof. Bondi.

Roberto Cattivelli, direttore scientifico di Casa Gioia, evidenzia “l’importanza dell’incontro tra università e privato sociale in ambito scientifico: un’opportunità significativa per svolgere ricerca applicata in ambito educativo e riabilitativo, concentrandosi sempre e comunque su quegli ambiti che possono fare la differenza, senza rinunciare all’importanza sociale del lavoro di cura ma senza scadere nel pressapochismo, mantenendo costantemente l’approccio evidence-based che costituisce la prerogativa del ricercatore in Applied Behavior Analysis. Da questo punto di vista la partnership con l’università costituisce la garanzia per i giovani ricercatori tanto quanto per le start-up sociali di mantenere fede all’impegno di approfondimento, sperimentazione e divulgazione degli sviluppi delle scienze comportamentali”, prosegue Cattivelli. “Nostro obiettivo è garantire ai ricercatori meritevoli di entrare in contatto con la comunità scientifica, nazionale e internazionale, mettendo a loro disposizione risorse culturali e strumenti metodologici”.

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