Firenze – Una catena di misteriosi delitti e un ancora più misterioso affresco di Leonardo da Vinci riportati alla luce in un castello sull’Adda. E’ un giallo classico dai tanti eventi intriganti e sorprendenti quello che la casa editrice Thedotcompany presenta giovedì 23 gennaio alle ore 18 alla libreria IBS Libraccio di Firenze (via de’ Cerretani, 16 rosso).
“Tre delitti e un affresco di Leonardo” è appunto il titolo del racconto poliziesco scritto da Giovanna Franco Repellini, architetto milanese che fra l’altro si occupa del restauro di dimore storiche in particolare di castelli lombardi che sono stati una fonte di ispirazione per la trama del libro.
Si tratta di un lavoro un po’ anomalo dell’autrice che finora aveva pubblicato saggi di architettura sui luoghi interni ed esterni, della casa e della città. Qui siamo invece nella letteratura popolare, come sottolinea anche la copertina del libro, con un giallo ricco di colpi di scena.
Per ricostruire la logica e il movente di tre delitti opportunamente misteriosi e complicati occorre tutto l’impegno e la perspicacia di una giovane architetto, Giulia Viani, e di suo marito Guido, che fa lo stesso mestiere. I due si muovono in modo avventato, hanno da fare i conti con i loro problemi e i loro tormenti sentimentali, ma alla fine risultano decisivi, soprattutto lei, per lo scioglimento dell’enigma.
Come si conviene alla letteratura poliziesca post Dan Brown, alle morti violente si accompagna la straordinaria scoperta di un affresco che, nella ricostruzione degli esperti, Leonardo da Vinci avrebbe dipinto nel castello sull’Adda della famiglia Scott Ferrandi,quando soggiornò nella vicina Vaprio. Intorno alle signore del castello si intrecciano tutti gli ingredienti giusti del mistero e della suspence, anche con un tocco di esoterismo.
Accanto alla indubbia capacità narrativa dell’autrice ci sono altri aspetti che rendono interessante il romanzo. Intanto la cornice temporale: la vicenda si svolge nella Milano del 1981, durante le settimane del sequestro del generale americano James Lee Dozier che segnò l’inizio della fine per le Brigate Rosse. E gli anni terribili del terrorismo sono ben presenti nelle storie dei protagonisti della vicenda criminale, così come nell’atteggiamento e nelle procedure del commissario Grasso.
Così come si coglie l’eco dei grandi movimenti di contestazione e di emancipazione degli anni a cavallo fra i due decenni. La presa di coscienza delle donne, il femminismo, i cambiamenti profondi nei rapporti di coppia, la dinamica fra le diverse protagoniste femminili, il venire in primo piano delle pulsioni definite dalla psicanalisi, così come il rifugiarsi nell’irrazionale per sfuggire alla condanna di conoscere e obbedire al proprio inconscio.
Un ultimo carattere diciamo di contorno, ma che contribuisce alla ricchezza narrativa e suggestiva del racconto è dato dalla numerose considerazioni sulla progettazione architettonica e urbanistica del tempo, sull’affermarsi del design industriale. L’essere rimasti intrappolati in una vicenda di crimini, delitti e disonestà varie, non impedisce a Giulia e Guido di proseguire nella loro attività professionale. Così i loro dialoghi ci riportano agli albori di una Milano da bere che rilanciava intelligenza e creatività.
“Tre delitti e un affresco di Leonardo” di Giovanna Franco Repellini sarà presentato e discusso insieme all’autrice da:
Gianni Pozzi – critico d’arte
Chiara Dino – giornalista del Corriere Fiorentino
Piero Meucci – giornalista e saggista
Giovedì 23 gennaio alle ore 18 alla libreria IBS Libraccio di Firenze (via de’ Cerretani, 16 rosso)