Trasporto pubblico, lotta a chi non paga il biglietto

A distanza di tempo e con l'arrivo dei nuovi proprietari, il trasporto pubblico a Firenze riparte dalla lotta agli evasori: "Mai più senza biglietto". Ancora?
Una volta c'era l'Ataf del presidente Filippo Bonaccorsi e del sindaco Matteo Renzi, un sodalizio destinato a cambiare radicalmente il trasporto pubblico locale: e non si può dire che l'obbiettivo sia stato mancato. Ad iniziare dalla pedonalizzazione di piazza Duomo che ha stravolto i percorsi delle linee fino alla vendita di un ramo d'azienda pubblica ai privati si è passati per fasi alterne dalla goliardia alla serietà di temi concreti come la perdita di alcuni posti di lavoro, individuati in special modo tra gli 'amministrativi' risultati in numero incomprensibilmente superiore al necessario.

Quello che non è cambiato affatto, sembrano essere le 'sane' abitudini dei portoghesi. "Cambiano le facce però gli stati d'animo no" su queste parole della canzone di Enrico Ruggeri affrontiamo un viaggio sulla Tramvia fiorentina all'indomani della partenza dell'innovativo progetto lanciato dalla nuova Gestione del trasporto fiorentino: "Evasione 0". Ovvero "Provaci ancora Sam".
Ben 60 controllori, anziché le precedenti 30 unità, impegnati nel redigere una specie di questionario conoscitivo sui mezzi di Ataf e Gest alla ricerca dell'utente medio, del viaggiatore perfetto e del portoghese modello. Perché? Il personale a bordo interrogato risponde "Ci hanno riunito in una stanza e ci hanno detto che Pantalone non c'è più e i soldi dobbiamo trovarli in qualche modo". Ma anche Bonaccorsi, l'ex presidente, ha puntato la sua stagione in Ataf partendo dal colpire l'evasione con controlli mirati, più frequenti persino in notturna e successivamente sviluppando una serie di servizi aggiuntivi dalla vendita dei ticket a bordo sino al biglietto via Sms. Possibile che il problema sia solo e sempre questo?

"Noi svolgiamo una ricerca conoscitiva – ci spiegano due verificatori in divisa blu – segnaliamo l'età, il sesso ed alcune caratteristiche come il possesso di biglietto orario, multiplo o abbonamento. La nuova gestione vuole sondare il terreno per poi capire come muoversi". I nuovi proprietari, in attesa di conoscere l'esito della discussione sull'aumento del biglietto, hanno fatto sapere che: "L’obiettivo di questa iniziativa, fortemente voluta dalla nuova proprietà di Ataf Gestioni, è stringere una alleanza tra l’Azienda ed i propri Clienti per rompere il dannoso circolo vizioso “meno soldi – meno servizi – meno investimenti – meno qualità – meno Clienti ” e trasformarlo invece in un positivo circolo virtuoso “più soldi – più servizi – più investimenti – più qualità – più Clienti”. L’odioso fenomeno dell’evasione tariffaria, al pari dei fenomeni di microcriminalità e vandalismo, sono i primi nemici che la rinnovata alleanza tra Azienda e Clienti deve sconfiggere, nel comune interesse, per un servizio di trasporto pubblico che abbina la soddisfazione delle persone ad un sistema efficiente di gestione dell’impresa". Ergo, quelli prima di noi hanno toppato. Non vi sarebbe altrimenti motivo di cercare una alleanza con gli utenti.

Intanto però scopriamo che tra i 60 verificatori impiegati ci sono ex autisti che per vari motivi, di età o a seguito di incidente, nel tempo sono stati spostati dietro ad una scrivania ed oggi si trovano compresi tra gli "esodati" ovvero coloro che nel lavoro, e di conseguenza nella società civile, risultano 'in più'. Soggetti inutili sul piano aziendale che guardano con preoccupazione al futuro delle proprie famiglie. Con questa preoccupazione negli occhi e la mano che sigla a memoria gli spazi bianchi sul verbale, si viaggia tra un "Sembrava che l'obliteratrice non funzionasse" ad un "l'Edicola non aveva più biglietti" fino al più sereno e confortante "Ma perché, si paga?".
"Il timbro è corretto – esclama il verificatore sorridendo ad un viaggiatore che gli mostra il titolo di viaggio – però sull'abbonamento manca il nome. Potreste usarlo tutti quanti in famiglia" pronta la replica "Veramente vivo da solo e a Firenze son da solo" il verificatore sbuffa "Si eh? Bah". Questionari, nuove alleanze. Il privato è differente.

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