Trasporti sanitari: accordo tra Regione, volontariato e Croce Rossa

Firenze – “Un accordo importante che segna un passaggio fondamentale e rappresenta un riconoscimento al ruolo che il volontariato svolge in Toscana”. Commenta così Attilio Farnesi, presidente di Anpas Toscana, il consolidamento della partnership tra Regione Toscana, associazioni di volontariato e Croce Rossa Italiana in tema di trasporto sanitario che vede fra i punti principali l’implementazione della defibrillazione precoce per nell’ambito dell’emergenza urgenza, e l’accompagnamento dei pazienti ai servizi oncologici per quanto riguarda il trasporto ordinario.

L’accordo è stato illustrato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dall’assessore al diritto alla salute e al welfare Stefania Saccardi, assieme ad Attilio Farnesi, presidente dell’Associazione nazionale Pubbliche Assistenze – Comitato regionale toscano, Alberto Corsinovi, presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, Pasquale Morano, direttore del Comitato regionale della Croce Rossa Italiana.

“Questo accordo non era scontato – commenta Attilio Farnesi – Visto il periodo di tagli che stiamo vivendo, quello raggiunto mi sembra un ottimo risultato che abbiamo letto come un riconoscimento al ruolo che il volontariato svolge in Toscana. Riteniamo che la Regione Toscana garantisca ai propri cittadini una tutela maggiore rispetto a quello che accade in altre parti d’Italia, mostrando un’attenzione particolare alle fasce più deboli come le persone affette da disabilità di vario genere o i malati oncologici: è importante l’impegno preso a promuovere forme di collaborazione che assicurino ai cittadini la possibilità di avvalersi del servizio di trasporto attraverso le associazioni di volontariato a costi contenuti e concordati, al di fuori dell’emergenza urgenza. Quello con la Regione è un percorso in parte già fatto, con l’incremento del budget destinato al trasporto sanitario, ma che dovrebbe progredire ulteriormente entro settembre con la revisione della LR 25 sulla formazione dei volontari che darà maggiore stabilità al mondo del volontariato. Si tratta quindi di un esito positivo in cui è evidente l’impegno dell’assessore Saccardi e della Regione nel dare sostegno e riconoscimento alle associazioni di volontariato”.

“Stiamo lavorando anche a forme di collaborazione che offrano ai cittadini toscani la possibilità di accedere a tipologie di trasporti non garantibili dal SSN – ha l’assessore Saccardo – Per consolidare e sostenere tutte queste azioni, che hanno già prodotto importanti risultati, il mio assessorato ha deciso di incrementare il budget annuale, passando dagli 89 milioni del 2015 ad una previsione di budget annuale, per il biennio 2016-2017, di 93 milioni, convinti come siamo che questo rappresenti un presidio necessario in un settore chiave per la qualità del nostro sistema dei servizi”.

IL TRASPORTO SANITARIO DI EMERGENZA

La Regione Toscana dispone di una rete di emergenza urgenza tra le migliori in Italia, grazie al fatto che le associazioni di volontariato sono parte integrante del Servizio Sanitario Regionale. La presenza capillare delle sedi delle associazioni rende possibile assicurare ai cittadini toscani una tempestività dei soccorsi in ogni luogo del territorio regionale, anche in quelli più distanti dai presidi ospedalieri. Ad esempio, in Toscana il tempo che intercorre tra la chiamata alla centrale operativa e il primo mezzo sul luogo dell’evento colloca la Toscana tra i primi posti, con un tempo medio pari a 15 minuti rispetto a una media italiana di 17.

Verso un’efficacia sempre più puntuale volta alla salvaguardia della catena della sopravvivenza, la Toscana si è inoltre indirizzata verso l’implementazione delladefibrillazione precoce, attivando percorsi formativi specifici nell’ambito delle associazioni di volontariato, che sono parti integranti del Servizio sanitario regionale. Percorsi che hanno portato all’incremento della rete delle ambulanze di primo soccorso con personale esclusivamente volontario in grado di mettere in atto, in attesa di una rapida medicalizzazione, manovre di RCP (rianimazione cardiopolmonare) e di defibrillazione precoce.

Nel frattempo, al fine di rivedere i requisiti organizzativi e di funzionamento dell’intero sistema dei trasporti in emergenza urgenza, sono stati avviati, congiuntamente alle associazioni di volontariato e CRI, gruppi di lavoro che porteranno ad unaggiornamento dei percorsi formativi dei soccorritori volontari, ad una definizione univoca e omogenea su tutto il territorio regionale delle attrezzature tecniche e del materiale sanitario da prevedere a bordo delle autoambulanze. L’assessorato si è inoltre adoperato affinché dal prossimo primo gennaio la fornitura dell’ossigeno per tutte le autoambulanze del sistema di emergenza e urgenza sia assicurata dalle aziende sanitarie anziché demandata alle singole associazioni di volontariato.

IL TRASPORTO SANITARIO NON DI EMERGENZA

La collaborazione con le associazioni di volontariato e la CRI ha inoltre consentito di mantenere un livello dei trasporti sanitari a carico del SSR, oltre a quelli dell’emergenza urgenza, tra i più elevatati come accessibilità rispetto alle altre regioni. Ad esempio, i trasporti per ricoveri, dimissioni, cicli di trattamenti riabilitativi, trattamenti radioterapici e chemioterapici e trattamenti dialisi.

A questo fine Regione Toscana e associazioni di volontariato stanno lavorando per un accordo di collaborazione perché ai cittadini toscani in cura presso i servizi oncologici che si vogliano avvalere di un trasporto che non rientra tra le tipologie di trasporto a carico del SSR in quanto effettuato con mezzo non sanitario, venga comunque assicurata dalle associazioni e dalla CRI una possibilità di trasporto a costi contenuti e concordati.

Sarà cura della Regione Toscana verificare puntualmente che gli impegni reciproci assunti dal SSR e dalle associazioni di volontariato e dalla CRI siano effettivamente mantenuti, a garanzia di un livello di assistenza omogeneo per accessibilità e tipologia di servizio in ogni punto del territorio toscano.

DATI SUL TRASPORTO DI EMERGENZA IN TOSCANA

  • Attività Centrali operative 118 nel 2015:

Chiamate telefoniche ricevute: più di 800.000

Interventi con mezzi di soccorso: 450.000

  • Al 31 dicembre 2015, il sistema regionale 118 risultava inoltre articolato nelle seguenti postazioni presidiate da personale sanitario:

Automedica con medico + infermiere: 38

Ambulanze medicalizzate (solo medico a bordo): 56

Ambulanze infermieristiche (solo infermiere a bordo): 20

Totale: 114

  • Le ambulanze di primo soccorso con solo personale volontario sono 270 equivalenti a 118 sedi operative h24.

 

 

 

 

 

 

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