800 chili di sacchi e scatole di cartone sul furgone di un cittadino cinese. Piene di rifiuti speciali: scarti tessili. Una strana attività quella svolta dal 45enne con regolare permesso di soggiorno fermato da agenti della polizia municipale in borghese all’interno del Macrolotto a Prato: infatti gli agenti avevano notato la strana condotta di quel furgone che si aggirava nelle vie del Macrolotto, rallentando vicino ai cassonetti per poi ripartire e avvicinarsi ad alcune ditte tessili. Grazie al fatto di essere in borghese (gli agenti stavano svolgendo controlli nell’ambito della Campagna sulla sicurezza stradale 2012), i vigili hanno potuto seguirlo a distanza senza attirare l’attenzione, fino a quando, dopo varie soste fra cassonetti e ditte, il cittadino cinese è sceso dal furgone, ha raccolto alcuni sacchi neri posti accanto a un cassonetto a ridosso di una ditta e li ha buttati dentro il veicolo. Decisi a capire cosa stesse avvenendo, lo hanno fermato e controllato. E, quasi per incanto, si sono trovati di fronte a una montagna di quasi 800 chili fra sacchi e scatole di cartone ripieni di rifiuti speciali consistenti in scarti tessili.
Fra le giustificazioni offerte dall’uomo, quella di voler ripulire le strade dai rifiuti che il vento spargeva a terra per poi buttarli tutti nei cassonetti vicini a casa sua.
Ma la tipologia e la varietà dei rifiuti e il fatto che il cittadino cinese effettuase un vero e proprio servizio di raccolta porta a porta, hanno convinto gli agenti municipali, coordinati dall’Ufficio responsabile della Unità organizzativa Ambiente, a denunciare l’uomo per aver raccolto e trasportato rifiuti speciali senza alcun titolo, fattispecie che prevede l’arresto da tre mesi a un anno e l’ammenda da 2.600 a 26mila euro. Il veicolo è stato sequestrato, mentre la merce sequestrata verrà avviata al corretto smaltimento.