Trasferimento tecnologico: un unico soggetto gestore

Firenze – Promuovere, favorire e accompagnare il processo di razionalizzazione del sistema di trasferimento tecnologico toscano attraverso la costituzione di un soggetto unico. E’ l’obiettivo della proposta di legge approvata dalla giunta regionale nei giorni scorsi. La proposta di legge prevede la creazione di un fondo regionale con una dotazione di oltre 1 milione e 150 mila euro.

In Toscana, spiega una nota, si è sviluppato negli ultimi venti anni, grazie anche al sostegno della Regione e su iniziativa degli enti locali, un sistema di infrastrutture pubbliche di trasferimento tecnologico che rappresenta un patrimonio di interesse pubblico e uno strumento cruciale per supportare il sistema produttivo regionale.

Queste infrastrutture sono l’interfaccia tra governo territoriale, sistema della produzione e sistema della ricerca pubblica attraverso la quale vengono incentivati e stimolati i processi di innovazione del sistema produttivo ed il raccordo con quello della ricerca. Un’aggregazione che si rende necessaria alla luce dell’evoluzione avvenuta negli ultimi anni nel sistema di trasferimento tecnologico toscano.

La proposta di legge punta quindi a dotare il sistema economico e produttivo toscano di un’unica struttura gestionale per il trasferimento tecnologico partendo dalla Toscana della Costa e dai soggetti che negli anni scorsi hanno avviato, a seguito di un protocollo di intesa, una riflessione sul tema. La proposta di legge recepisce gli indirizzi contenuti in una mozione presentata dal Consiglio regionale a dicembre 2015 che appunto impegnava la giunta a individuare un soggetto unico gestore delle infrastrutture di trasferimento tecnologico finanziate con risorse regionali.

Secondo la proposta di legge il soggetto gestore unico deriverà dall’aggregazione di alcune società partecipate – direttamente o indirettamente – da amministrazioni pubbliche: Polo Navacchio s.p.a., Pontedera & Tecnologia – Pont-Thec soc. cons. a.r.l., Pontlab s.r.l., Consorzio Polo Tecnologico Magona, Lucca Innovazione e Tecnologia s.r.l. – In- Tec s.r.l. Vengono inoltre definite le infrastrutture per il trasferimento tecnologico: parchi scientifici e tecnologici, incubatori di impresa, laboratori di ricerca industriale, laboratori di prove e test, dimostratori tecnologici.

Il soggetto unico dovrà essere aperto all’adesione di altre società di gestione di infrastrutture per il trasferimento tecnologico, che esercitino tale attività in modo esclusivo o prevalente, e che risultino partecipate, anche parzialmente, da amministrazioni pubbliche, Camere di commercio industria artigianato e agricoltura della Toscana, oltre che ad enti locali e ad imprese. Non potranno aderire le società che svolgono esclusivamente erogazione di servizi immateriali e le società i cui ricavi derivanti da gestione di infrastrutture siano inferiori al 70% del totale dei ricavi stessi in ciascuno degli esercizi negli anni 2016-2018.

Prevista anche la costituzione di un fondo regionale triennale per complessivi 1 milione e 157 mila euro per l’erogazione di un incentivo economico a favore del soggetto unico sotto forma di prestito partecipativo, condizionato all’impegno assunto dalle amministrazioni pubbliche di permanere nella compagine societaria del soggetto unico per almeno tre anni dalla data di concessione del prestito.

Entro sei mesi dall’entrata in vigore le amministrazioni pubbliche partecipanti le società interessate dal processo di aggregazione dovranno autorizzare la costituzione del soggetto unico.

 

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