Trasparenza: chiarezza su tutte le parti del progetto, chiarezza sulle criticità rimaste irrisolte (specialmente nella linea 2 divisa in sette tratte, segnalano i Comitati Cittadini), chiarezza sulle conseguenze economiche del contratto di gestione, sui costi rali dell’opera, sulle varianti e sui tempi reali di ultimazione. E’ questo, il grande nodo su sui i Comitati Cittadini chiedono al sindaco e alle istituzioni cittadine che l’affaire Tramvia venga reso comprensibile alla collettività fiorentina. Infatti, proprio in questi giorni ripartono le linee 2 e 3. Per la Linea 2, sono 850 i giorni di lavoro previsti a partire dallo scavo della trincea di viale Guidoni. Per la Linea 3 i giorni saranno 1.200, iniziando dal viale Morgagni e dalla zona Strozzi–Statuto. Una svolta a una situazione stagnante è stata impressa a metà di aprile, grazie al finanziamento di Cassa Depositi e Prestiti, MPS e Banca IMI del Gruppo Intesa San Paolo. E anche su questo finanziamento si appuntano le critiche dei Comitati: “Alla fine la quota di finanziamento pubblico di un’opera che sulla carta dovrebbe costare 680 Mln di euro risulterà compresa tra il 70 e l’80 % senza alcun vero rischio per i privati”. Ma c’è di più e riguarda l’operazione “trasparenza”. “Alla vigilia delle ultime elezioni il Comune ha reso noto un “rendering” del progetto nel quale gli alberi reimpiantati della zona Statuto non appaiono più in posizione laterale, come previsto inizialmente, ma al centro della carreggiata – rende noto il comunicato diramato dai Comitati – il risultato però non cambia: le decine di lecci attualmente esistenti verranno quasi tutti abbattuti e sostituiti con un tipo di pioppo che si sviluppa in altezza. Il Comune precisa che il reimpianto avverrà con alberi di 10 anni ma è certo che l’aspetto finale sarà ben diverso da quello attuale, tanto più che le essenze scelte non sono sempreverdi ma a foglie caduche”. Ma della cosa, sostengono i Comitati, nessun cittadino è stato informato, “al pari delle altre varianti (Rifredi, Valfonda, Belfiore, ecc.) e dei tanti punti critici sugli 11 km delle due linee”. Dunque, scrivono i Comitati, “a dispetto di ogni sollecitazione democratica il progetto delle Linee 2 e 3 continua a procedere nella massima opacità”. In realtà, si sostiene nella nota, nel caso delle Linee 2 e 3, l’amministrazione comunale ha in realtà delegato il progetto alla società di project financing, “un sistema di finanziamento la cui rigidità rende più complessa ogni correzione del progetto. In questa situazione ogni tipo di partecipazione, di discussione e di controllo pubblico diventa una chimera”.
30 Maggio 2014
Tranvia, linee 2 e 3: Comitati chiedono trasparenza
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