Firenze – L’11 febbraio 2019 sarà ricordato come l’ingresso definitivo e ufficiale di Firenze nel novero delle città europee moderne ed efficienti per la rete dei trasporti pubblici. Esagerato? Guardate un po’ le mappe e tutti quegli accessori cartacei e digitali che vengono fatti circolare in questi giorni: la T2, seconda linea della tramvia fiorentina (Aeroporto-Unità), si incrocia alla stazione con la T1 in servizio sud-ovest/nord-ovest da Scandicci a Careggi. Due linee colorate con i cerchietti delle fermate che attraversano grandi quartieri fiorentini periferici con i più importanti servizi, l’ospedale, il palazzo di Giustizia, l’università, l’aeroporto per un totale di 16,9 chilometri con 40 fermate.
Non sarà la metro, il tube o l’U-Bahn, ma il “tramme” così esteso è qualcosa che cambia abitudini e rende la vita migliore ai cittadini e quel disegno con le due linee spezzate che si incrociano entra in tutte le loro mappe mentali.
Stupiti dunque che all’inaugurazione della T2 lunedì 11 febbraio alle ore 12 ci saranno non solo il sindaco Dario Nardella che in un solo mandato è riuscito a completare le due linee, uscendo da un’impasse che sembrava rimandasse alle calende greche il progetto, e il presidente della Regione Enrico Rossi che lo ha sostenuto con risorse e impegno politico amministrativo, ma anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli?
Comprensibile la soddisfazione di Nardella e Rossi che oggi hanno presentato l’opera ai giornalisti con dovizia di video e documentazione e la presenza del “club della tramvia” i sindaci delle città limitrofe. “Risolvere i problemi della mobilità nel capoluogo, vuol dure risolvere l’80% dei problemi della Toscana”, ha esordito Rossi, al quale preme soprattutto lanciare un messaggio che farà ronzare nelle orecchie di Toninelli: “Le opere vanno fatte e possono servire per contrastare gli effetti della recessione”.
Ecco l’elenco: il porto di Livorno, la messa in sicurezza della Aurelia, cioè la Tirrenia scandalosamente ferma, come scandalosamente ferma è la stazione Foster e il sottopasso alta velocità, e poi la terza corsia dell’A11 per l’ingresso a Firenze. “Quelle regionali vanno avanti, ma quelle nazionali sono ferme. Per avere il via libera per l’aeroporto ci si è fatta la via. Tutti questi lavori potrebbero creare 10mila posti di lavoro”.
Lui farà la sua parte e concluderà la legislatura destinando altri 80 milioni dal Por – Piano operativo regionale dei fondi Ue 2020-2027 – alla terza linea che collegherà il centro con Bagno a Ripoli, dopo averne dati 70 (50 Por e 20 Regione) per la seconda (su un costo di 600 milioni): “Vedete quanto è importante l’Europa?”. Il contributo annuo per il funzionamento dell’intero sistema passerà da 9,5 a 12 milioni.
Musica per le orecchie di Nardella che, soprattutto per quanto riguarda la stazione Foster, neppure lui esiterà a tormentare il ritroso ministro pentastellato, chiedendo attenzione per la sua città: dopo un anno di sospensione “per dare un po’ di tranquillità ai fiorentini” che hanno sopportato i disagi dei tanti cantieri, si andrà avanti con la terza linea verso Sud-Est, con il prolungamento della T2 verso Sesto Fiorentino, con la linea T4 da Leopolda alle Piagge per poi proseguire verso Campi Bisenzio. La rete sarà completata entro il 2030.
Con enormi risultati in termini di riduzione dell’impatto ambientale. Le stime dei benefici che l’attivazione della linea 2 porterà all’ambiente e alla fluidificazione del traffico appaiono realistiche, visti i risultati della linea uno: 12 mila tonnellate di CO2 abbattute, oltre 39 milioni di persone che ogni anno utilizzeranno la tramvia, oltre 14 milioni che rinunceranno all’auto.
Intanto l’intero sistema dei trasporti fiorentino verrà razionalizzato e reso più efficiente: nuovi parcheggi (quello di Peretola da 252 posti inaugurato oggi) per l’interscambio ferro gomma, una nuova linea Ataf n.16 che mette in comunicazione i due tracciati e altri cambiamenti funzionali al nuovo tracciato in esercizio.
Tutti dunque lunedì 11 a provare la nuova linea che fino al 24 febbraio sarà gratuita. E dopo? E’ vero che il biglietto per chi va all’aeroporto costerà 4,50 euro? “E’ in fase di studio – ha detto Nardella – ma considerando le tariffe speciali dei mezzi pubblici per raggiungere gli aeroporti di altre città, non me la sentirei di dire che è un costo scandaloso”.