Firenze – La polemica sulla fermata della tramvia che non raggiunge il Polo Scientifico? Potrebbe essere stato un equivoco. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ne è sicuro, tanto che convoca un incontro con la stampa proprio nel luogo dove la fermata della tramvia verrà situata. Incontro tenutosi in tarda mattinata. “Tra quanti anche oggi hanno protestato sull’ipotesi del nuovo tracciato della tranvia che collegherà Peretola con Sesto Fiorentino – spiega il presidente della Toscana, Eugenio Giani – c’è chi ha frainteso tra vecchio e nuovo liceo scientifico Agnoletti: la fermata proposta e che può mettere infatti insieme l’esigenza di un collegamento diretto e più veloce tra Peretola e Sesto Fiorentino e un passaggio prossimo al Polo scientifico è quella davanti al nuovo liceo in costruzione”. Vale a dire, quello che sarà inaugurato il prossimo anno, finanziato con 10 milioni (il 60 per cento della spesa) dalla Regione. Quello tra via Lastruccia e via Madonna del piano, di fianco alla chiesetta del Trecento all’inizio del Polo scientifico. Non certo il vecchio liceo, in via Ragionieri sotto Monte Morello.
L’ipotesi di nuovo tracciato, in modo che non ci siano più fraintendimenti, viene spiegata sul posto: una staffa ad U di 7-800 centinaia di metri tra andata e ritorno che da via Pace e via Pasolini, dove con il nuovo percorso passerebbe il tram, arrivi fino alla chiesetta della Madonna del Campo. “Se non siamo già nel Polo scientifico ditemi dove siamo” spalanca le braccia Giani. A destra ad un centinaio di metri, e lo indica, c’è l’edificio del Cnr e del Lamma, sulla stessa linea ma in direzione opposta (più o meno alla stessa distanza) il dipartimento di chimica preceduto dal campo universitario di rugby del Cus. “Siamo chiaramente già nel Polo scientifico universitario” ribadisce il presidente, che ha accanto a sé l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli. “E oltretutto – aggiunge – su questa soluzione anche l’Università si era dimostrata disponibile, quando l’abbiamo prospettata nel corso di una delle ultime riunioni che abbiamo avuto”. Anche il Comune di Sesto Fiorentino si era detto d’accordo.
L’originario tracciato, quello del progetto preliminare approvato negli anni scorsi, passava più in basso ed attraversava tutto il polo. Ma avrebbe allungato il collegamento tra Firenze e Sesto, spiega Giani, rendendo alla fine la nuova linea meno attrattiva. “In fondo tanto da Scandicci a Firenze quanto da Peretola al centro della città si è sempre scelto il percorso più diretto” ricorda.
Nel caso della futura tranvia di Sesto – la terza, in ordine di priorità, tra le nuove linee da costruire, dopo quella per Bagno a Ripoli e l’altra per Campi Bisenzio – un passaggio più a nord rispetto al progetto preliminare, tra via Pasolini e via Pace dunque, consentirà non solo di accorciare le distanze ma anche di attraversare zone già oggi densamente abitate, offrendo dunque un servizio ai residenti oltre che all’area del centro commerciale.
“Del resto quando si costruisce un’infrastruttura come una tranvia occorre renderla anche competitiva – conclude Giani – Altrimenti si spendono soldi, 250 milioni di euro ed altri per gestirli, e ci ritroviamo con una linea poco attrattiva”.
Foto: Estensione Linea 2 a Sesto Fiorentino, ipotesi di collegamento verso Polo Scientifico