Ha sparato, stamattina, con una calibro 38 regolarmente posseduta, alla moglie di 57 anni, al figlio disabile di 32 e alla figlia di 27, ha telefonato alle sorelle che vivono in Toscana, per dire “ho ammazzato tutti e ora mi amazzo”, e si è sparato. E’ questa la sequenza tragica di momenti di follia compiuta stamattina da Vito Tronnolone, 65enne che si trovava in vacanza in Basilicata a San Fele.La famiglia viveva a Lastra a Signa da oltre 30 anni. Le altre vittime si chiamano: la moglie Maria Stella Puntillo, di 57 anni, i figli Luca e Chiara.
Movente della follia omicida e suicida pare possano essere le condizioni di sofferenza personale e familiare legate alla disabilità del figlio LUca.
Gli investigatori stanno indagando anche su problemi che l’uomo avrebbe potuto avere in relazione alla propria salute: proprio ieri sera si era fatto visitare all’ospedale ‘San Giovanni di Dio’ di Melfi (Potenza). Pare che lamentasse problemi di pressione. Si pensa che Vito Tronnolone, preoccupato per la sua salute, temesse di non poter più occuparsi della famiglia e, in particolare, del figlio disabile.