Terranuova Bracciolini (Arezzo) – Hanno dovuto lasciare la strada dei Sette Ponti, che collega Loro Ciuffenna e San Giustino Valdarno, ed imboccare una stradina che corre in mezzo ai campi. Era l’imbrunire e, mentre il sole calava, la campagna si faceva silenziosa. Hanno poi raggiunto la colonica e, quando sono entrati nel luogo del delitto, si sono trovati di fronte una scena raccapricciante, degna del più classico dei film dell’orrore. Pasquale Parigi, 50 anni, aveva ancora conficcato nella testa il martello con il quale suo fratello, il cinquantenne Luciano, l’aveva ucciso prima di sgozzarsi tagliandosi la gola con un coltello. Il corpo dell’omicida-suicida riportava anche altre ferite, probabilmente dovute ad una colluttazione avvenuta fra i fratelli durante la lite che ha condotto alla tragedia. Pasquale e Luciano abitavano nella colonica con gli anziani genitori ed è stata la sventurata madre che, ieri sera intorno alle 19.30, ha scoperto i cadaveri dei figli che giacevano, in un bagno di sangue, nell’aia. La donna, colta dalla disperazione, ha iniziato a gridare chiamando in suo aiuto il marito, che in quel momento stava lavorando nei campi, un vicino di casa ed il terzo figlio, che vive poco distante dalla cascina teatro del dramma. Dalle indagini della polizia sarebbe emerso che i due fratelli spesso discutevano per motivi legati all’eredità e sovente litigavano anche per questioni concernenti la gestione delle proprietà terriere della famiglia (come la scelta del tipo di semina o l’utilizzo degli attrezzi agricoli). La scientifica ed i vigili del fuoco hanno effettuato, per tutta la notte, i necessari rilievi sul luogo del delitto e nella casa in cui i due fratelli deceduti vivevano in compagnia dei genitori. Il magistrato incaricato delle indagini, invece, ha disposto l’autopsia su entrambi i cadaveri.
Foto Emanuele Marcheselli