E’ stato arrestato nella notte con l’accusa di omicidio volontario aggravato, il 26enne Ivan Forte, il compagno della donna di 40 anni, Tiziana Olivieri morta ieri nel rogo della sua casa di Fontana di Rubiera. L’uomo era uscito incolume dall’incendio salvando il figlioletto di 11 mesi ma molte incogruenze erano apparse da subito nel suo racconto agli inquirenti. L’uomo è a disposizione del Pm Valentina Salvi che coordina le indagini.
Secondo gli inquirenti dunque, il giovane avrebbe ucciso la donna prima di dare fuoco alla casa inscenando la vicenda. Una ricostruzione che trova un’ulteriore conferma nel fatto che i due avevano avuto una violenta discussione la sera prima del delitto, circostanza confermata dalla madre della vittima.
L’uomo era crollato già ieri sera, rendendo una piena confessione ai carabinieri. Il suo racconto ha trovato conferma sia negli elementi raccolti dai militari e dai vigili del fuoco, sia dai segni sul corpo della donna, che sarebbe stata strangolata. Sulle cause del decesso qualcosa di più potrà dire l’autopsia che sarà eseguita lunedì prossimo alle 14,30 a Modena.
Forte si trova ora in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere.
Tiziana Olivieri, 40 anni, lavorava operaia turnista all’azienda Arag di Rubiera. Due anni fa aveva conosciuto Ivan Forte, 26 anni, autotrasportatore di Castrovillari, in provincia di Cosenza, e insieme avevano deciso di andare a convivere. Lo scorso anno era nato Nicolò.