E’ stato appena un accenno, quello di Beppe Grillo su Federico Pizzarotti nella lunga intervista di ieri sera da parte di Enrico Mentana. Eppure è bastato, a venti giorni dalle polemiche a distanza sull’incontro parmigiano degli aspiranti amministratori a 5 Stelle, per riproporre il tema del gelo che secondo molti ormai separa il sindaco di Parma dal capo politico del M5S.
Grillo è partito dall’inceneritore di Ugozzolo, quello che “per accenderlo dovranno passare sul cadavere di Pizzarotti”, per spiegare che “l’inceneritore di Parma c’era già”, tentativo di giustificare il primo cittadino di Parma. “Ho fatto – ha proseguito Grillo – una serata a Parma su Iren, con una piazza quasi piena. Non ha senso fare il settimo inceneritore in Emilia-Romagna: significa importare immondizia da tutta Europa. Si finisce per bruciare m…, producendo diossine e malattie”.
Poi, con il giudizio sul sindaco ducale arriva quella che a più d’uno è parsa una stoccata: “Pizzarotti è un’istituzione, ma forse ha perso un po’ di vista il movimento grillino. Ha perso un po’ il senso: fa quello che può”. A parte lo sdoganamento del termine “grillino”, fino a ieri odiatissimo, da parte del fondatore del M5S, è evidente nelle parole di Grillo il riconoscimento a doppio taglio nei confronti di Pizzarotti: deve governare, fa come può ma il movimento è tutta un’altra cosa. A un buon numero di esponenti grillini, anche parlamentari, è bastato molto meno per essere espulsi.
La replica di Pizzarotti, arrivata stamattina a margine di un’inaugurazione, rappresenta un tentativo di minimizzare che insieme conferma la differenza di approccio che secondo il sindaco parmigiano dovrebbe separare l’attivista di un movimento da chi governa e quindi dovrebbe rappresentare tutti i cittadini: “Non mi sento staccato dalle battaglie del movimento, ma ora rappresento un’istituzione e quindi non mi espongo come rappresentante di un movimento politico. Cerco di lavorare per tutti i cittadini”. Come dire: un conto è la lotta, un altro il governo: chissà cosa ne pensano gli elettori del M5S.