Prato – Tour della Toscana per Salvini, reduce dell’episodio di Forlì che ha scatenato polemiche a non finire, per il comizio tenuto sulla piazza dal balconcino del Municipio, fatto che a parecchi, nella cittadina romagnola, ha fatto venire il dubbio di una qualche copiatura da parte del ministro dell’interno leghista. Così, atmosfera calda, a San Giuliano Terme il ministro dell’interno lancia una “nuova” idea: dopo il ritorno dell’educazione civica nelle scuole, perché no, via al ritorno del grembiule per tutti. Un modo, spiega Salvini che è un noto amante delle divise, per evitare che si comparino bambini con felpe da 700 euro e altri con indumenti di seconda mano. Un moto egualitario, che mette tutti allo stesso punto, tant’è vero che, sottolinea il ministro, un Paese migliore “si costruisce anche con ordine e disciplina”. Intanto, il tour procede, tocca oltre a San Giuliano Terme, a Scandicci, Prato, Capannori, Figline; ma a Scandicci la contestazione è molto forte, intonata sulle note di Bella ciao, e disturba un po’ il leader, tant’è vero che regala qualche battuta delle sue. Lo fa a Prato, piazza piena e entusiasmo alle stelle, mentre a Montecatini Terme, da vero capo partito, spara contro il presidente della Regione Enrico Rossi, a cui non solo dichiara che la Lega si prepara a mandarlo a casa, ma anche a sistemarlo presso i “suoi amici rom”. Pronta replica di Rossi, che dice “non ci lasceremo intimidire, il ministro degli interni pensi, invece che alle campagne elettorali, al Paese”, riferendosi agli ultimi, gravissimi fatti di sangue. E domani mattina, comizio al Galluzzo per sostenere la candidatura di Ubaldo Bocci a sindaco di Firenze.