Viaggio di un “omino su due ruote”; voleva si chiamasse così l’eventuale articolo a corredo di una piccola, significativa impresa. Il 52enne Domenico Lodergnani da Cavriago, cassintegrato Giglio da un paio d’anni, non è nuovo a vacanze particolari.
Quand’era più giovane inforcò la bici per tour esotici ai confini della realtà; ma anche le migliaia e migliaia di km che si è macinato quest’estate partendo da Reggio per perimetrarsi tutta la Francia, fino ai confini con la Spagna e ritorno, non sono cosa da poco. Anche perché lui sarà anche fisicamente in forma ma insomma non è propriamente un ciclista professionista.
Eppure in nemmeno due mesi Domenico ne ha fatta di strada, armato di una bici, una tenda, il necessario per il cambio ad ogni stagione (passando dal freddo intenso al caldo insopportabile): pianure interminabili, castelli da sogno, paesi medievali, curve mozzafiato, su e giù per la Francia senza tanti inconvenienti ma con qualche aggiustamento da apportare alle ruote ed il budget economico che si è assottigliato dopo l’intervento di meccanici un poco esosi. E poi spesso si arriva esausti alla sera non proprio alla meta prefissata e ci si deve arrangiare per il cibo e la sistemazione.
Miracolo, diciamo così, della crisi: hai più tempo a disposizione, meno euro in tasca ed allora ti devi ingegnare recuperando magari vecchie passioni. Il risultato però è stata, leggendo le sue mail, un’esperienza indimenticabile