Totogiunta, tutti gli aspiranti per 10 poltrone

Intoccabili e ipotizzabili, ecco i nomi in corsa e il ruolo dei tecnici
La candidata sindaca Sara Funaro

Firenze – Fatta la sindaca, serve la giunta. Ed ecco che si comincia con le voci, i sospiri, i desiderata e la realtà del potere. Sara Funaro in silenzio, tutti parlano in torno. alcuni elementi continuano a essere ancora credibili, dopo il ragionamento a caldo che fu fatto su peste pagine nell’immediatezza della vittoria. Intanto, le due colonne Andrea Giorgio quota Schlein e Giovanni Bettarini, eredità precedente ma soprattutto tanta competenza, buon senso e garbo, sia istituzionale che politico, reggono e semmai i dubbi, lungi dall’essere sulla loro eventuale presenza in squadra, vertono sui ruoli. Va da sé che, se la nuova giunta volesse cominciare proprio dall’urbanistica a dare un segnale di discontinuità, lo schleiniano Giorgio all’urbanistica sarebbe già un messaggio positivo per chi teme che la sindaca assessora decennale della vecchia squadra, non ci metta molto entusiasmo nel cambio di passo. Così come l’altro pilastro del nuovo corso, Bettarini, potrebbe giocare un onorevolissimo e utilissimo ruolo di raccordo fra potere politico e amministrativo in qualità di capo di gabinetto. Oppure, la patata bollente dell’urbanistica a lui e anche la carica di vicesindaco. Ad Andrea Giorgio, assessorato importante, e allora perché no l’ambiente, dove ormai il giovane assessore sarebbe di casa, con tanto di risorse e visibilità assicurata, non foss0altro quando si trattasse di abbattere alberi … Altra patata bollente, la delega alla casa, che meriterebbe di essere presa tout court così com’è, senza appesantirla di altro come ad esempio delega al sociale o welfare, levandogli anche quell’appellativo di housing con cui ora si adombra, come se l’inglese desse un tocco facilitativo a una delega che rappresenta una delle più grandi sfide delle città contemporanee, d’arte in particolare, inestricabilmente legata da un lato all’urbanistica (che dovrebbe cominciare a rispondere alla domanda, tutta politica, delle priorità) dall’altro al bilancio. Appunto.

Sicurezza, l’altro grande tema della città. Riconfermare l’assessora Albanese, cercare di sostenerne l’esangue impatto, darle nuove energie? Magari con l’aggiunta di un super collaboratore, un esperto a tutto mondo che possa guidare sul concreto del territorio l’applicazione delle regole, qualcuno che metta insieme l’esperienza di Sbenaglia (ex poliziotto, l’assessore della destra, se questa avesse vinto) con una visione più ampia e progressista, che guardi al problema immediato e alle sue implicazioni sia italiane che europee.

Mentre fra i nomi tecnici avanza anche quello del dirigente Vincenzo Tartaglia, da non dimenticare che c’è da piazzare i giovani delle preferenze, ovvero la figlia d’arte e di famiglia Letizia Perini, a trent’anni la più votata del Pd, con Jacopo Vicini, anch’egli giovane virgulto beniamino dei voti. e se non fanno il “sacco” come era d’uopo qualche anno fa (basti pensare alle migliaia di voti che prese Stefania Saccardi o ancora prima, alle preferenze che inondavano lo sceriffo Graziano Cioni o la Tea Albini) tuttavia, nel periodo delle vacche magre della partecipazione popolare, sono ancora più importanti per il Pd. Deleghe, Letizia Perini potrebbe prendere il posto di Funaro al welfare, ma qui si rischia l’ingorgo con Marzio Mori, lista civica Funaro, e dirigente della Caritas, Restando sul sociale, che ruolo potrebbe assumere uno degli uomini fedeli a Funaro come Michele Minicucci, utilissimo, fra le altre cose, in quanto insuperato conoscitore dell’area sociale fiorentina, strada e uffici? Da notare, che in corsa per la caria di presidente del consiglio comunale vengono dati almeno in tre: l’ex assessora Albanese se la sicurezza fosse oggetto di governo tecnico (e non solo di consulenza tecnica); Cosimo Guccione, già assessore allo sport e giovani, ma anche Laura Sparavigna, terza per preferenze, molto quotata ma anche tenuta un po’ in sospetto perché non giudicata del tutto ortodossa. Non dimentichiamo Cristina Manetti, che ha già sollevato perplessità dei Dem, ma sembra proprio che per la portavoce di Giani un assessorato si troverà. Infine, Avs. Tramontata Caterina Arciprete, candidata di Ecolò con la sorpresa dei tanti voti (oltre 660 ) sarà con ogni probabilità un rappresentante di Sinistra Italiana a prendere posto n squadra.

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