Lo studioso, il ciellino, l’esperto di problemi sociali. Nel terzetto tra cui si pescherà per l’imminente nomina a nuovo vescovo di Reggio-Guastalla, quest’ultimo sembra avvantaggiato. Parliamo del vescovo di Imola, mons.Tommaso Ghirelli, nato a Forlì 67 anni fa e responsabile per la Cei dei problemi sociali e del lavoro. Sarebbe lui, che naturalmente smentisce, in pole position per assumere l’importante incarico ancora in mano al vescovo mons.Adriano Caprioli, 75 anni suonati e che ha già rassegnato le dimissioni da tempo. L’abbottonamento in Curia è sommo e arriva al collo del Corpo mistico della Chiesa per di più alle prese in questo periodo con le divisioni sull’arredo liturgico del Duomo reggiano.
Oltre a mons.Ghirelli, casualmente omonimo nel cognome col direttore dell’Ufficio diocesano per i beni ecclesiastici, mons.Tiziano, le voci di corridoio ed anche di anticamera hanno riferito in questi giorni anche i nomi del vescovo mons.Luigi Negri, 72enne vescovo di S.Marino-Montefeltro, tra gli ispiratori del movimento di Cielle ed il 63enne rettore del collegio Capranica di Roma mons.Ermenegildo Manicardi, nato a Fossoli di Carpi, dottore in Scienze bibliche ed apprezzato studioso del Nuovo Testamento. Che però, dicono sempre ambienti ecclesiastici, avrebbe declinato l’invito.
Questi i tre nomi che circolano vorticosamente con quello di Ghirelli in cima all’elenco. Intanto la diocesi reggiano-guastallase si appresta a vivere due appuntamenti importanti: il Giubileo della Cattedrale, il prossimo 20 novembre, quando si saprà la verità, tutta la verità, sugli elementi che andranno a rifare il volto interno del duomo ed il 24 novembre, festa del Patrono S.Prospero, vescovo martire. Potrebbero essere quelle le date dell’annuncio