Castelfranco di Sotto – Pubblichiamo la lettera inviata dal sindaco di Castelfranco di Sotto, Gabriele Toti, al Presidente di Acque SpA Dr. Giuseppe Sardu.
“Ricorro a questa nota per segnalarTi i numerosi e ripetuti problemi riguardanti l’erogazione di acqua potabile ad uso civile nel territorio delle nostre frazioni. Quest’oggi è occorso l’ennesimo episodio – solo l’ultimo, ahimè, di una serie non certo trascurabile di perdite – in cui a causa di una rottura improvvisa nella tubazione dell’acquedotto, diverse utenze del territorio di Orentano sono rimaste sprovviste dell’erogazione dell’acqua.
Tralascio tutte le premesse e le considerazioni relative all’importanza di un servizio di prima necessità e ai disagi che tali episodi comportano sia per le persone nelle singole abitazioni che per gli esercenti le attività commerciali. È evidente che non basta più solamente affrontare il problema al verificarsi delle rotture, affidandosi a continue riparazioni che, per quanto tempestive, si configurano spesso come palliativi di brevissima durata. Occorre invece intervenire alla radice, mettendo in cantiere la sostituzione, certamente progressiva, dei tratti in cui si verifica il maggior numero di guasti. Per questo, ritengo necessario avere anzitutto un report riguardo alle rotture e alle perdite che si sono registrate nel nostro comune, in modo da predisporre un piano che, in modo graduale, porti alla sostituzione delle condotte che subiscono il maggior numero di perdite. Di recente Acque è intervenuta per realizzare un nuovo tratto di tubazione che, seppur non ancora allacciata, andrà a sostituire quella vecchia, segnata dalle continue rotture, nella via Tullio Cristiani che congiunge Orentano con Altopascio.
Giova ricordare che il territorio ricadente nella zona delle Cerbaie vede una presenza di 10 pozzi utilizzati per l’emungimento dalla falda di acqua destinata a essere immessa nella rete e distribuita nel sistema acquedottistico. Anche questa presenza sta determinando problemi consistenti in termini di subsidenza, con abbassamento considerevole del livello dei terreni, facilmente riscontrabile semplicemente osservando fosse e canali di scolo nella zona in prossimità del padule di Bientina. Ovviamente è giusto prelevare l’acqua nelle zone previste, ma ciò deve avvenire senza creare disagi e danni al territorio.
Al fine di analizzare i problemi afferenti al servizio idrico integrato del nostro comune, con lo scopo di stabilire una serie di azioni coordinate”.