La Toscana di Enrico Rossi

Firenze – High-tech e asili nido, fattorie e  comparto agroalimentare Rrsa, musei, presidi ospedalieri, scuole, università, teatri, biblioteche aziende in crisi e altre in espansione, protagonisti della vita economica, sociale e culturale Viaggio in Toscana il  recente  libro  del  Presidente della Regione Enrico Rossi  (Donzelli editore) trae spunto  dal lungo tour  che  lo ha portato a  contatto con gran parte del territorio toscano  e ne sottolinea  le  impressioni,  le  riflessioni  le emozioni  che suscita una regione  bella, vivace, dinamica, capace d’innovazione  e tutt’altro che piegata dalla crisi  o rassegnata  al ristagno.

Un viaggio che  offre uno spaccato delle molte anime della Toscana, delle sinergie che possono nascere dalle diversità  e che  fa emergere quella dimensione regionale  che sebbene sian  ormai un dato acquisito  talvolta  appare schiacciata dal binomio  globale-locale. Rossi  mette in campo  in  questo libro la passione politica,  il forte radicamento territoriale che si avvale  di una decennale esperienza di Sindaco  prima di quella  di assessore regionale e di Presidente e  i suoi studi di storia e di filosofia. Utilizza  la cronaca di  un  viaggio, fatto di 26 tappe, 204 incontri, 12mila chilometri: un itinerario  che gli ha fatto incontrare migliaia di  persone

Il volume  si compone da una prima parte dedicata a una approfondita riflessione storica e politica. “Parto dai Medici e dal Rinascimento – ha detto  il presidente Rossi alla stampa – e poi affronto il periodo, a mio parere decisivo, dei Lorena, scopro la Toscana come regione di paludi e quindi di bonifiche, lo sviluppo del pensiero fisiocratico e dell’attività dei Georgofili, identifico in Leopoldo il ‘fondatore’ della regione. Poi passo ai giorni nostri, alla rottura definitiva di un percorso storico rappresentato dalla guerra e dalla lotta di liberazione, con la maturazione in Toscana di una sinistra che fa nascere una nuova classe dirigente, legata ai partiti di massa e in particolare al Pci. Fino ad arrivare a questa legislatura, una delle più difficili della storia repubblicana”.

“Ho avuto momenti di vera commozione durante il viaggio – ha sottolineato  Enirico Rossi -, quando mi sono reso conto del dinamismo delle imprese, dell’equilibrio tra imprenditori e lavoratori, delle capacità dei singoli cittadini. Mi rendo conto delle tante difficoltà e del dramma della disoccupazione, ma la Toscana ha saputo raccogliere la sfida, affrontare gravi problemi come quelli ambientali, o quelli prodotti dai tagli pesanti alla sanità. E’ riuscita a rimettere in moto le sue forze vitali e a produrre una politica attiva.” “In campagna elettorale”.- ha detto Rossi presentando il libro – “mi avevano accusato di essere vetero comunista e vetero industrialista, ma senza la manifattura e l’attenzione della Regione alle politiche industriali il colpo della crisi sarebbe stato ben più forte“.

In questo viaggio  emerge , quindi,  il profilo di uno dei più popolari Presidenti di Regione: la schiettezza e il calore umano,  la tenacia e  la determinazione, la cultura e  la capacità di guardare all’innovazione senza perdere  il gusto delle tradizioni  che animano la gente di Toscana. Quasi tutti i  37 capitoli hanno titoli  fortemente evocativi  come  la grande mela (la  piana fiorentina), Scuola e bottega, La Svizzera  pesciatina  il Padule e le acque di Montecatini,  Le tre api dorate sulla bandiera,  La biodinamica in Val d’Orcia e l’agricoltura eroica, La Cina in collina, a La Madonna del parto e la sanità , Alberi e nuvole del  Casentino, Binario regionale triste e solitario  Paesaggi lunari, La  città garibaldina  e  La guerra dei 40 anni solo per citarne alcuni.

Il punto adesso è l’Europa – ha proseguito Rossi – se non si riprendono le politiche di investimenti pubblici non ci sarà crescita economica e disoccupazione, aumento della precarietà, la povertà e il restringimento delle prospettive di miglioramento individuale saranno destinate ad aggravarsi. La Toscana fa parte di questa partita. Non basteranno gli accomodamenti, ci vogliono sostanziali cambiamenti delle politiche europee“. In copertina del libro  un’ immagine del nuovo ponte nei pressi di Montevarchi, che sarà pronto entro un anno. “C’è l’intenzione di chiamarlo ponte Leonardo – ha detto Rossi – perché è immerso nel paesaggio descritto da Leonardo nella Gioconda. Il paesaggio tanto ben descritto poi anche da Piero Calamandrei. Certo molto è cambiato da allora però la Toscana è ancora bella, e una delle cose più importanti che abbiamo fatto in questi anni è proprio il Piano del paesaggio, che lo tutelerà anche per il futuro”.

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