Firenze – Non è la prima volta che segnaliamo stranezze burocratiche o regole che penalizzano i cittadini invece di aiutarli. Quello di Toscana Energia è, però, sicuramente un disservizio che deve essere corretto e rapidamente perché ne va della vita quotidiana degli utenti.
Si parla qui delle procedure per il ripristino del contatore dopo un intervento per eliminare perdite di gas. Un cittadino segnala tempestivamente (il 16 luglio alle 14) che c’è una sospetta perdita di gas nella sua abitazione. Interviene il tecnico (rispettata la promessa di arrivare entro un’ora) che verifica che c’è una perdita e sollecita l’utente a chiamare un idraulico per eliminarla. Nel frattempo viene chiuso il contatore per permettere all’idraulico di fare il suo intervento, e viene lasciato un numero di telefono per fissare un appuntamento per il ripristino dell’erogazione. Che fa l’utente? Cerca di accelerare i tempi perché i disagi suoi e delle persone che utilizzano il gas siano il più limitati possibile: chiama l’idraulico che viene subito e sistema l’impianto, poi digita il numero telefonico per l’appuntamento sperando che sia (ragionevolmente) non troppo ritardato.
L’Impiegato di Toscana Energia risponde cortesemente e poi dice che richiamerà per l’appuntamento. Richiama: “E’ per il 18 luglio tra le 10 e le 12”, vale a dire 38 ore, più di un giorno e mezzo dopo la telefonata di avvenuto ripristino. L’utente si risente, ma gli viene risposto che è il computer a decidere, e che quindi nulla possiamo fare contro la sua volontà. Il che è uno stupendo modo di lasciare nel vago del destino, o di un’autorità misteriosa e inaccessibile, la risposta a una domanda semplice e ingenua: “Non le pare che questo sia un servizio che non funziona?”. E i forti disagi personali ed economici di chi paga le bollette? Nulla da fare, la colpa è sempre del computer.