“In Vespa tra le eccellenze del Valdarno Inferiore”, recita l'accattivante sottotitolo, e ecco che già la fantasia monta in sella alla creatura a due ruote di Corradino D'Ascanio, grande must toscano baciato dalla grazia, e dà gas, spaziando per verdi colline e antichi borghi, lungo itinerari punteggiati da capisaldi della nostra tradizione culturale e paesaggistica: dai mistici snodi della via Francigena alla cintura boscata delle Cerbaie, paradiso di biodiversità e di quiete, dalle sinuose architetture dei centri storici all'appeal manifatturiero della via del Cuoio, coi suoi prodotti tipici, la sua ritualità artigianale. Senza dimenticare le potenzialità seduttive di messer tartufo, al cui aroma sono dedicate specifiche, vivaci battute di caccia.
Il progetto, appena partito, si chiama “Toscana da scoprire”, lo promuovono cinque Comuni che hanno deciso di fare squadra in nome dell'ottimizzazione dell'offerta turistica: San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Montopoli, Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte. La proposta: scoprire (o riscoprire) le bellezze, i costumi, i sapori di questa fetta di Toscana, però con la dovuta calma, prendendosi tutto il tempo che serve, a cavallo di un mezzo come la Vespa, scooter dall'abbagliante carisma “slow”, attraverso un percorso che quei cinque territori del Valdarno Inferiore li raccoglie in un unico tragitto, pensato per unire tutto ciò che è assolutamente da non perdere.
A occuparsi dell'organizzazione e della logistica ci pensano Cristiana e Paola di “Entroterra Viaggi e Turismo” ( HYPERLINK "http://www.entroterraturismo.com/"www.entroterraturismo.com), agenzia specializzata in incoming. «La nostra offerta commerciale si concentra su proposte di soggiorno che al turista offrano l'opportunità di conoscere e apprezzare le nostre zone tramite l'eterogeneità delle loro eccellenze», spiega Cristiana. «Puntiamo molto sul valore dell'accoglienza, su un turismo di tipo esperienziale: entrare in contatto con la gente del luogo, degustare i prodotti là dove nascono, imparando anche qualcosa sulle tecniche di produzione. Il viaggiatore moderno vuole entrare in contatto con gli abitanti: non solo assaggiare il vino, ma vedere dove e come viene preparato». «Il nostro motto è “Nuovi modi per vivere la Toscana”», dice Paola. «La Vespa può essere un modo eccezionalmente divertente ma allo stesso tempo pratico, versatile. Si parte da un pacchetto base di 85 euro che comprende il noleggio di una Vespa 125, assicurazione, casco, pranzo in un locale tipico lungo il percorso scelto e il “roadbook”, il nostro navigatore cartaceo su cui il viaggiatore trova mappe, notizie storiche, aneddoti riguardanti le zone da visitare. Per godersi appieno tutte le proposte dell'itinerario, consigliamo il tour di tre giorni. Ma, per iniziare, anche il pacchetto base di una singola giornata, che include la sosta per il pranzo in un locale tipico, non è niente male. Si può viaggiare in solitaria, in coppia, in gruppo. E, volendo, anche prenotare una guida». Cristiana spende volentieri due parole sul “roadbook”, in cui «ognuno dei 5 comuni è raccontato con due paragrafetti, “ Uno sguardo alla storia” e “Passeggiata nel centro storico”, dove si trovano indicati i principali punti di interesse (ma appena accennati: avvisiamo sempre che questa non è una guida turistica, e abbiamo scritto anche indirizzi/numeri di telefono/orari di apertura dei vari uffici informazione turistica perché è a questi che si devono rivolgere per avere del materiale o una guida del posto) seguiti da un accenno a qualche eccellenza del luogo; ad esempio a San Miniato parliamo del tartufo bianco, e spieghiamo che “il modo migliore per saperne di più di questo pregiato prodotto della terra – legge ad alta voce puntando lo sguardo sul libricino istoriato – è sicuramente quello di partecipare ad una caccia al tartufo, ovvero una passeggiata con un tartufaio e il suo cane in un bosco, per capire dove e come nasce il tartufo, vedere da vicino come avviene la ricerca, come vengono addestrati i cani , come avviene l’escavazione…”. Un'esperienza interessante e divertente».
«È positivo il fatto che, nella Toscana dei “campanili”, abbiamo oggi cinque Comuni che scelgono di collaborare in un settore “geloso” come quello della promozione del territorio», ha commentato Giacomo Gozzini, assessore al Turismo del Comune di San Miniato, durante la presentazione di “Toscana da scoprire”, affiancato dai colleghi titolari della stessa delega, Gabriele Toti (Castelfranco di Sotto), Dario Bellofatto (Montopoli Valdarno), Silvia Memmini (Santa Maria a Monte), e da Alessandro Valiani, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Santa Croce. «La nostra zona, il Valdarno Inferiore, ha due punti di forza: la ricchezza delle risorse (culturali, naturalistiche, enogastronomiche); e la strategicità della posizione: a differenza di tanti che lo dicono senza esserlo, noi “il cuore della Toscana” lo siamo davvero».
Nelle parole di Gabriele Toti, le larghe intese di “Toscana da scoprire” preludono a più ampie convergenze: «Siamo in un periodo in cui il Valdarno sta ragionando di un'Unione dei Comuni. Questo progetto va nella stessa direzione. In passato, sbagliando, abbiamo dato per scontato che tutti conoscessero il nostro territorio. Oggi abbiamo capito che non è così. La promozione resta fondamentale». Anche perché, spiega Bellofatto, «il settore del turismo è quello che alla crisi sta reagendo meglio. Investirvi conviene».
Nei vari interventi, che scivolando idealmente lungo le morbide fiancate della Vespa raggiungono e abbracciano piacevoli concetti come “relax”, “tempo libero”, “vacanza”, “degustazione”, la parola più usata è “accoglienza”. Angelo Scaduto, presidente della Pro Loco di Santa Croce, la rilancia, intensificandola. Parla infatti, con asprezza quasi ossimorica, di «esasperazione dell'accoglienza». Il contatto con le persone, dice, «è tutto. L'ospitalità dev'essere accuratissima. Da questo dipende il fatto di vederle poi tornare».