Cascina – Prederà inizio domani, martedì 23 maggio, alle 9, nella Città del Teatro in via Tosco Romagnola, n. 656 a Cascina, l’iniziativa organizzata dall’associazione Antonino Caponnetto per ricordare e entrare nel senso e nel cuore di quella che fu una delle svolte della vita democratica italiana, ovvero la strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992. L’associazione, in collaborazione con la Fondazione Caponnetto e con il contributo del Comune di Cascina, prosegue il progetto Giovani Sentinelle della Legalità, un progetto destinato alle scuole giunto al suo quattordicesimo anno. Il presidente dell’associazione è Angelo Corbo, sopravvissuto alla strage di Capaci. “Angelo Corbo ci onora, avendo accettato la presidenza della nostra associazione – dice il vicepresidente Mimmo Billotta – i nostri obiettivi sono quelli di incentivare e accrescere il protagonismo dei ragazzi nel senso della cittadianzna attiva, una delle aree di intervento della società civile che è forse fra le più efficaci nel fare barriera contro le mafie”.
“In questi anni – prosegue Billotta – abbiamo coinvolto con ruolo attivo oltre 130mila scuole, 30mila genitori e oltre 150 Comuni, con eventi a vari livelli, che mettono in comunicazione istituzioni locali e nazionali con le domande, i dubbi, il desiderio e la voglia di fare dei ragazzi”.
La giornata di domani vedrà, in collegamento nazionale, interloquire fra loro le scuole italiane facenti parte del progetto, secondo il principio, prioritario per il giudice che costituì il pool antimafia Antonino Caponnetto, di introdurre l’educazione alla legalità nelle scuole. Un’intuizione che è sempre stata avversata proprio dalle mafie, che si sono viste sottrarre quel campo d’azione che proprio sulle fasi di formazione degli adolescenti si impianta, risultando più efficaci, con richiami valoriali e narrazioni distorte capaci di produrre inversioni di valori pericolosissimi per la tenuta della società civile.
L’appuntamento sarà aperto quest’anno dall’intervento di Rossano Ercolini, alle 9, che porterà un contributo circa il legame fra rifiuti, mafie e cambiamenti climatici. Alle 9,30 i saluti istituzionali, mentre alle 10 andrà in scena la pieces teatrale OMERTA’, con e di Ivan di Noia, uno spettacolo che ricostruisce la terribile giornata in cui persero la vita, in un attentato in stile libanese, Giovanni Falcone, la moglie anch’essa magistrato Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, mentre i feriti furono 23, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. Dalle 11.30, dibattito aperto con le scuole.