Firenze – La Toscana è capofila di un accordo interregionale per la plasmaderivazione, che va sotto il nome di Planet, siglato, appunto, tra Toscana, Campania, Lazio e Marche per ottimizzare tutti i servizi relativi alla lavorazione del plasma. Si tratta di un “accordo interregionale per l’espletamento di una gara aggregata finalizzata all’acquisizione del servizio relativo al ritiro del plasma prodotto dalle strutture trasfusionali delle regioni aderenti e produzione, stoccaggio, consegna di farmaci plasmaderivati e gestione attività successive all’aggiudicazione della gara”.
“La Toscana è stata individuata come capofila di questo accordo – spiega l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -, in accordo tra le altre Regioni aderenti, perché vanta un’esperienza consolidata di organizzazione e concentrazione di attività con particolare riferimento alla rete trasfusionale. La Toscana aveva già maturato un’esperienza molto positiva all’interno del precedente accordo interregionale per la plasmaderivazione, siglato tra molte più Regioni. Alla scadenza di questo accordo, in base ai criteri individuati dal Centro nazionale sangue, è stata valutata l’opportunità di formare una nuova aggregazione, con Campania e Lazio, aggregazione alla quale ha aderito poi anche la Regione Marche”.
Questi i criteri individuati dal Centro nazionale sangue per la definizione ottimale delle nuove aggregazioni tra regioni: il raggiungimento di una massa critica ottimale del plasma da inviare al frazionamento individuata in un range tra 150.000 e 250.000 kg. l’anno, il miglioramento dei livelli regionali di autosufficienza attraverso efficaci meccanismi di compensazione tra Regioni aderenti, in considerazione dei diversi livelli di produzione di plasma e consumo di farmaci plasmaderivati, la condivisione di “buone pratiche” organizzative e gestionali afferenti a progresse attività svolte all’interno di aggregazioni interregionali.
Finalità dell’accordo Planet: autosufficienza regionale e nazionale di plasma e farmaci plasmaderivati attraverso il contributo di tutte le Regioni facenti parte dell’accordo, analisi dei bisogni di plasma e farmaci plasmaderivati, di concerto con le Regioni aderenti, programmazione della produzione/distribuzione dei farmaci, monitoraggio delle scorte/magazzino, dell’utilizzo e dei livelli di appropriatezza, gestione delle carenze/eccedenze, anche ai fini della partecipazione a progetti di cooperazione internazionale, coordinamento di interventi di miglioramento dell’efficienza della produzione (programmi di plasmaferesi, sperimentazioni gestionali, ecc.) e della qualità del plasma conferito, verifiche tecnico-amministrative sui fornitori previste dalla normativa vigente, ottenimento delle condizioni organizzative, gestionali e contrattuali più vantaggiose.