Firenze – “La torre dell’area ex Fiat di Novoli verrà recuperata. Una bella notizia anche perché si ipotizza di utilizzare la torre come nuovo centro per l’arte contemporanea fiorentina. È importante la delocalizzazione della cultura – ha spiegato la consigliera del Partito Democratico Barbara Felleca che ha presentato una domanda d’attualità alla quale ha risposto l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – e saranno importanti anche i tempi per poterlo realizzare. Si tratta, inoltre, di riqualificare un’area importante di Firenze che negli ultimi anni è stata rinnovata con l’arrivo della tramvia.
Il progetto di riqualificazione di tutto il distretto, come ha spiegato l’assessore Sacchi, è iniziato anni fa ed anche recentemente è stato effettuato un sopralluogo da parte dello stesso sindaco con l’assessora Del Re e l’assessore Guccione. L’avvio della cantierizzazione per la torre di Novoli avverrà entro l’estate. L’assessore Sacchi ha lanciato una proposta coinvolgendo Alinari, Palazzo Strozzi e il Museo del Novecento. Nell’era post Covid, quando saremo chiamati anche a risparmiare, coinvolgere tre grandi soggetti autorevoli che hanno contatto con artisti giovani e fiorentini, è vincente per creare studi d’artista e mostre all’interno di quello che era un altoforno. Sarà bello il recupero di una torre dove in tanti hanno lavorato e renderla fruibile per la cultura. Sarà un modo per vivere la periferia, che non sarà più periferia, ma luogo centrale nella geografia culturale di Firenze.
Sono ottimista e mi auguro che quanto prima torneranno i flussi turistici a Firenze. Risulta dunque fondamentale – ha concluso la consigliera del Partito Democratico Barbara Felleca – ripensare una prima periferia cittadina, ben collegata dalle linee tramviarie, e rinnovarla con una funzione culturale. Sono certa che l’appello lanciato dall’assessore Sacchi che ha chiesto il coinvolgimento di tre grandi istituzioni culturali fiorentine verrà accolto con generosità e con competenza. Mi piacerebbe che questo nuovo centro, che avrà anche uno spazio ristoro all’ultimo piano, possa diventare un luogo di prestigio come ce ne sono molti altri in tante città europee e mi viene in mente il centro presente a Parigi, in piena città, e facente parte della stessa città”.